Che tu sia un giocatore o un familiare di chi gioca.
Che tu sia un medico, uno psicoterapeuta o un educatore in un SerD.
Che tu sia un cittadino che desidera vivere nella propria comunità in modo consapevole, informato e libero.
C’è una domanda che potresti (dovresti) farti: Si può giocare d’azzardo in modo responsabile?
Sul fatto che l’azzardo sia un ‘gioco’ ti rimandiamo a Il gioco d’azzardo non è un gioco.
Sul fatto che l’azzardo possa essere ‘responsabile’, abbiamo individuato due paradossi che ci hanno fatto riflettere e che desideriamo condividere con te.
L’auto-esclusione
Le sale slot e i casinò con licenza, ossia il comparto del gioco fisico legale, consente ad ogni giocatore di sospendere in autonomia ogni attività di gioco, avvalendosi dell’auto-esclusione. Grazie a questo tipo di funzione, il giocatore può dunque stabilire il periodo di sospensione dal gioco, silenziando anche le offerte e le pubblicità. È possibile auto-sospendersi per un tempo limitato di qualche mese, fino a un tempo illimitato. Si tratta di un’operazione che potrà essere modificata, se il cliente revoca l’auto-esclusione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, attraverso regolare richiesta.
Wow… si potrebbe pensare. Eppure un pensiero sorge spontaneo. Tutti i tipi di gioco d’azzardo sono congegnati per trattenere il più possibile il giocatore nel gioco stesso. Dai suoni ai colori ai ritmi di gioco tutto è studiato da esperti di marketing e di neuroscienze per indurre una coazione a ripetere gli atti di gioco. Perciò, se sei un giocatore sociale e saltuario, forse, l’auto-esclusione ti può preservare dal rischio di esagerare. Tuttavia è come se, all’entrata del Paese dei Balocchi, si chiedesse a Pinocchio: Gradirebbe avvalersi di un timer durante la sua permanenza?
Limiti di deposito e perdita
L’impostazione dei limiti sul deposito significa che il giocatore può selezionare il valore massimo di ricarica del denaro da trasferire sul conto di gioco. Esistono limiti giornalieri, settimanali o mensili, utili per avere il controllo su ogni scommessa. E nel caso in cui si voglia abbassare il valore del limite, la modifica è immediata; in caso contrario, ovvero aumentando l’importo, è necessario attendere almeno una settimana prima della modifica.
Per quanto riguarda l’impostazione del limite di perdita, si tratta di permette al giocatore di non superare mai una soglia di debito. Una volta raggiunto il tetto massimo, infatti, il giocatore non può più scommettere. Tutto questo sempre nei luoghi di gioco fisico con licenza.
Anche in questo caso il giocatore sociale e saltuario ha sicuramente la possibilità di stabilire un argine alla deriva dell’azzardo. Tuttavia per chi gioca come estrema soluzione (seppur fallace) ad un problema economico oppure per chi continua a giocare nella speranza di recuperare le perdite, questa soluzione risulta alquanto paradossale. Inoltre nei criteri diagnostici stabiliti dal DSM5 si legge che un paziente affetto da disturbo da gioco d’azzardo patologico “ha bisogno di quantità crescente di denaro per ottenere l’eccitazione desiderata”.
I paradossi della responsabilità
Opportunità come quelle dell’auto-esclusione e dei limiti di deposito e perdita risultano utili espedienti per chi non è ancora a rischio di gioco d’azzardo patologico. Attenzione però, affinché non vengano trasformati in alibi per raccontarci la favola del gioco responsabile come se fossimo Pinocchio nel Paese dei Balocchi. Sono piuttosto possibilità di scelta che funzionano solo in un contesto di consapevolezza dei rischi. Tuttavia, quando sei davvero consapevole, sai anche che l’unico vero atto responsabile è: Non giocare.
Il paradosso del ‘gioco responsabile’ è dunque che, per essere tale, non deve essere giocato.
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