È stata presentata la terza edizione del Libro Nero dell’Azzardo, a cura di CGIL, Federconsumatori e Fondazione Isscon: un’analisi dettagliata sullo stato del gioco d’azzardo in Italia. Nel 2024 la raccolta ha toccato quota 157,4 miliardi di euro, pari al 7,2% del PIL, con una perdita media pro-capite di oltre 3.100 euro. Cresce esponenzialmente l’azzardo online (+12,2%), mentre quello fisico cala leggermente. L’Italia si conferma primo Paese in Europa per volume di gioco e tra i primi al mondo per perdite rapportate al reddito. Il report evidenzia come il settore sia diventato terreno fertile per infiltrazioni mafiose, specie al Sud, e come la regolamentazione attuale rischi di peggiorare la situazione, con misure che favoriscono la diffusione dell’offerta (azzeramento delle distanze dai luoghi sensibili, indebolimento delle ordinanze locali, elusione del divieto di pubblicità).
Gli esperti propongono misure urgenti, tra cui: riduzione dell’offerta e della puntata massima, limiti al tempo di gioco, maggiore trasparenza sui dati, campagne di informazione efficaci per aumentare la consapevolezza dei rischi, e una revisione seria della normativa, oggi frammentata e favorevole al business del gioco. Il messaggio finale è chiaro: non basta dire “gioca responsabilmente”, occorre un cambiamento radicale per contenere un fenomeno che sta minando la salute economica e sociale del Paese
