Fulvia Prever è uno degli esperti di gioco d’azzardo e di gioco d’azzardo patologico punto di riferimento per Se questo è un gioco: psicoterapeuta, da anni impegnata nella cura delle persone affette da disturbo da gioco d’azzardo con un focus particolare sul gioco d’azzardo al femminile. Fulvia Prever è anche presidente di Fondazione Varenna, storica realtà milanese, nata nel 1959, per promuovere e attuare progetti per il sostegno e l’assistenza ai giovani e alle loro famiglie. Fulvia Prever per diversi anni è stata all’interni del Direttivo, volontaria di Fondazione Varenna, portando la sua professionalità al servizio della cura dei più giovani. Oggi l’azione della fondazione si focalizza sempre sui giovani, allargandosi anche alle donne vittime
di violenza e alle connessioni con gli elementi di rischio degli adolescenti. Nelle diverse attività spesso emergono bisogni legati al gioco d’azzardo e non solo, come ha dimostrato il convegno che si è svolto il 30 ottobre 2023 a Milano sul tema dell’azzardo al femminile e della differenza di genere nelle dipendenze comportamentali.
La fragilità degli adolescenti
«La nostra mission intercetta quello che è un bisogno attuale, urgente ed emergente, ossia la fragilità, soprattutto di tanti giovani maschi che costruiscono la propria solidità sul l’avere una relazione amorosa, in contesti in cui spesso si scambia l’amore per il possesso» spiega Fulvia Prever.
Non solo e non tanto dunque maschilismo e patriarcato, ma piuttosto uno scenario complesso e articolato in cui vanno analizzati i problemi giovanili ad ampio raggio, le poli-dipendenze, senza dimenticare l’aspetto della multietnicità. «Per questi motivi Fondazione Varenna lavora su tre ambiti: la famiglia, i ragazzi e gli operatori. Ad esempio, stiamo organizzando organizziamo gruppi di informazione, formazione e sostegno per i genitori con figli affetti da dipendenza da videogiochi e da Internet, in cui vediamo come, sempre più spesso, sia presente anche la componente la componente del gambling. Le dipendenze nei più giovani sono un modo per mantenere un equilibrio, quando il reale non è accettabile. La rete L’online, infatti, permette di vivere in una bolla in cui ognuno può essere chi vuole e in cui il rapporto con gli amici è privo di qualsiasi confronto diretto. Insomma, le insicurezze dei più giovani e dei più fragili trovano riparo nel digitale».
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