Azzardo: come aiutare i tuoi cari

da | 1 Novembre 2024

Chi vive in famiglia con una persona affetta da dipendenza da gioco d’azzardo o comunque con un comportamento compulsivo con il gioco spesso fatica a comprenderne i comportamenti. Lo stesso vale anche per amici o persone vicine al giocatore/giocatrice.
Questa difficoltà è assolutamente normale e per poterla superare o quantomeno gestire al meglio, è fondamentale capire i motivi che stanno alla base della dipendenza del proprio caro.

Comprendere le cause è utile non soltanto per aiutare il giocatore/la giocatrice, ma anche il familiare stesso, in particolare il partner o la partner che sono sovrastati da stati emotivi negativi, indotti dal comportamento del coniuge, compagno/a, fidanzato/a ecc. 

Alla base del comportamento compulsivo con il gioco d’azzardo ci sono cause diverse e intrecciate fra loro di natura psicologica, neurologica, sociale e ambientale, ossia legata al contesto in cui si vive.

In questo articolo le esploriamo tutte e cerchiamo di capire, perché è così difficile smettere di giocare d’azzardo e allo stesso tempo perché è così importante comprenderne i motivi

La difficoltà di smettere di giocare d’azzardo non è solo legata alla mancanza di volontà,
bensì coinvolge complessi meccanismi neurologici, fattori sociali ed emotivi, nonché il contesto specifico in cui si gioca.
Aiutare i familiari a comprendere queste dinamiche è un passo essenziale per poter stare bene ed essere in grado di offrire il giusto supporto.

Se sospetti che il tuo o la tua partner abbia un problema con il gioco d’azzardo, gioca compulsivamente e/o mostra segni di dipendenza, sappi che non sei solo/a. Non solo perché molte famiglie affrontano questa difficoltà, ma anche perché ci sono luoghi e professioniti che ti possono aiutare. Fra loro ci siamo anche noi. Vai qui e chiedici aiuto!

Come l’azzardo influisce sul cervello

Alla base di ogni tipo di dipendenza sia da sostanza (droghe, alcol…) sia ca comportamentale (azzardo, videogiochi, shopping, porno…) vi è il cosiddetto Circuito della Ricompensa. Si tratta del sistema neurologico che regola i nostri meccanismi di piacere e di gratificazione. Si tratta in sè di uno strumento utile… fino a quando non viene sollecitato troppo e/o male.

Il circuito della ricompensa è legato alle abitudini. Il nostro organismo infatti si adatta facilmente e rapidamente a ricevere stimoli piacevoli – come il gusto dolce dello zuchero, bere alcolici, fumare sigaretete… – e poiché siamo sostanzialmente pigri, ossia predisposti naturalmente a perseguire un comportamento già testato, gli stimoli piacevoli ci inducono a ripetere i comportamenti che li generano. Anche se sono dannosi, per esempio bere frequentemente bibite zuccherate o fumare sigarette.

Tutta ‘colpa’ di quello che succede nel nostro cervello e di una sostanza in particolare: la dopamina. Quando si attua un comportamento piacevole o gratificante, il cervello rilascia proprio la dopamina che è un neurotrasmettitore legato alla sensazione di piacere e di ricompensa. E poi cosa succede? Con il tempo, questi comportamenti creano connessioni cerebrali che rendono più facile ripetere l’azione gratificante. È un po’ come se aprissimo un sentiero in un bosco: anche se poi smettiamo di usare quel sentiero, il percorso è ormai segnato. La dopamina dunque ci dà un senso di piacere immediato che noi ricerchiamo nuovamente. Ormai lo avrai capito: il gioco d’azzardo è un grande stimolatore di questo sistema di ricompensa. 

Il gioco d’azzardo sfrutta il sistema di ricompensa del cervello, attivato dal rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che genera sensazioni di piacere e gratificazione.

Succece anche con i vidogiochi e persino con lo scroll sullo smartphone. In particolare nell’azzardo, la natura imprevedibile delle vincite attiva il fenomeno del “rinforzo intermittente”. L’imprevedibilità infatti rende ancora più forte il legame tra il comportamento di gioco e il rilascio di dopamina​. E così ogni volta che si ripete il comportamento, il bisogno di dopamina aumenta, ne serve sempre un po’ di più e così via fino a perdere il controllo. Con il tempo dunque, il cervello sviluppa una tolleranza, ovvero ha bisogno di esperienze (nel nostro caso) di gioco sempre più intense per provare lo stesso livello di eccitazione.  Intanto, il continuo rilascio di dopamina può alterare la funzione del corteccia prefrontale, la parte del cervello che controlla le decisioni e regola gli impulsi. Questo compromette la capacità di prendere decisioni razionali e aumenta l’impulsività​.

Fattori sociali ed emotivi nella dipendenza da azzardo

I giocatori d’azzardo spesso usano il gioco per alleviare emozioni negative come lo stress, la depressione o l’ansia. In questi casi, il gioco d’azzardo può diventare una vera e propria forma di auto-medicazione che permette alla persona di rifugiarsi in una temporanea evasione dalle difficoltà quotidiane. 

Chi è affetto da questa dipendenza potrebbe sentirsi isolato, provare ansia o depressione, e trovare nel gioco un modo per evadere dalle difficoltà quotidiane​.

Questo comportamento alimenta ovviamente un circolo vizioso, in cui le inevitabili perdite di denaro aggravano ulteriormente l’ansia e il senso di colpa, spingendo il giocatore a cercare di recuperare il denaro perso e a entrare in un loop sempre più infernale. Una vera e propria prigione. ​ 

Chi ha difficoltà a smettere di giocare d’azzardo spesso sperimenta emozioni contrastanti, come la vergogna e il senso di colpa, che però possono spingerli a continuare a giocare per evitare di affrontare tali sentimenti​.

L’influenza dell’ambiente

gratta e vinciSe ci conosci e ci segui da un po’, sai che il ruolo della società additiva in cui viviamo e delle politiche che nei fatti favoriscono la diffusione indiscrimintata dell’azzardo in Italia hanno una grande responsabilità nella diffusione della compulsività e della dipendenza.

Luoghi pubblici di quotidiana frequenstazione come i bar che espongono gratta e vinci e mettono a disposizione slot machine, piattaforme digitali disponibili 24 ore su 24, pubblicità diffuse come durante le partite di calcio, nonostante i divieti che hanno sempre modo di venire aggirati… sono tutti elementi di contesto che inducono all’azzardo. Inoltre, il rapido ciclo tra una giocata e l’altra, soprattutto in giochi come le slot machine online o i casinò virtuali, aumenta la probabilità di sviluppare dipendenza​.

Ti suggeriamo di dare un’occhiata qui

Attenzione, anche se senti parlare di gioco responsabile o gioco sicuro, non lasciarti sviare. Non c’è differenza tra azzardo legale e illegale, quando parliamo di salute. Le dinamiche psicologiche alla base della dipendenza non cambiano in base alla legalità del contesto. 

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