Colpa e pena per i giocatori d’azzardo patologici, parla il magistrato Bianchetti

da | 17 Novembre 2023

Chi commette un reato, sotto l’effetto di sostanze psicotrope, in che misura è responsabile?
E se commette reato in quanto dipendente cronico da sostanze stupefacenti, cosa succede sul fronte della responsabilità penale?

Leggendo i fatti di cronaca o guardando il telegiornale è una domanda che non ci stupisce più di tanto.

Quante volte invece ci siamo chiesti: se chi compie un reato è affetto da disturbo da gioco d’azzardo, quindi da una patologia, che cosa succede?

Eppure sempre di dipendenza si tratta. Di fatto, la persona si trova, in entrambi i casi, in uno stato di “alterazione” psichica a causa di una dipendenza patologica.

Le questioni inerenti gli aspetti penali connessi alle dipendenze, in particolare a quella da gioco d’azzardo, non vengono trattate spesso dai mass media generalisti né destano particolari dibattiti
al di fuori di alcuni contesti strettamente giudiziari. Eppure, vista la diffusione del gioco d’azzardo
e dei problemi ad esso connessi, dovrebbe essere di interesse comune. Soprattutto in un contesto sociale che sempre più normalizza pratiche relative al gambling, potenzialmente criminogene per gli stessi giocatori.

Raffaele Bianchetti

I temi socio-giuridici e criminologici relativi al gioco d’azzardo sono molti e, a volte, complessi,
dunque è bene conoscerli, perlomeno a grandi linee.

Ci accompagna in questo percorso di approfondimento il giurista, specialista in criminologia clinica, Raffaele Bianchetti.
Autore di diverse pubbliche scientifiche e direttore di riviste giuridiche internazionali, Bianchetti è anche docente universitario e magistrato onorario, presso gli uffici giudiziari di Milano.

 

I “capitoli” che Raffaele Bianchetti ci aiuterà, in più puntate, a scrivere insieme, trattano vari aspetti:

raffaele bianchetti

  • Le correlazioni tra disturbo da gioco d’azzardo (DGA) e criminalità
  • La responsabilità penale e l’imputabilità del giocatore affetto da DGA
  • La pericolosità sociale del giocatore patologico
  • Le misure alternative alla detenzione applicabili al condannato affetto da DGA
  • Le misure di protezione applicabili a una persona affetta da DGA per proteggere sé e i propri famigliari
  • Gli strumenti di prevenzione e tutela previsti dal nostro ordinamento giuridico.

Nulla di complicato, anzi Se questo è un gioco propone un viaggio sconoscito alla maggior parte di noi. Raffaele Bianchetti ci accompagnerà in modo sintetico e semplificato in un percorso di conosceza adatto
a tutti. Cominciamo allora a capire quali sono e come vanno gestite le correlazioni tra disturbo da gioco d’azzardo e azioni illegali e criminali.

DGA e criminalità

Le correlazioni tra disturbo da gioco d’azzardo e criminalità

Il gioco d’azzardo, pur non essendo normato in Italia in maniera organica e sistematica, è da tempo regolamentato anche dal codice penale, perché è una pratica che rischia di alterare l’ordine pubblico e può incidere sulla sicurezza collettiva.

Il gioco d’azzardo, specie se patologico, è infatti è un facilitatore di comportamenti devianti e al limite dell’illiceità. Eppure, nonostante questo dato di fatto, ormai dimostrato, il gioco d’azzardo nelle sue molteplici declinazioni (offline e online) viene incentivato a livello politico e spesso anche sociale. Sappiamo infatti che
il settore del gioco d’azzardo legalizzato in Italia porta notevoli introiti di denaro allo Stato, senza tuttavia
che i controlli e le regole riescano ad arginare la deriva del comparto illegale.

Inoltre, studi, analisi e rapporti scientifici e statistici evidenziano, in modo incontrovertibile, come il gioco ‘tollerato’ e istituzionalmente proposto favorisca lo sviluppo di dipendenze comportamentali vere e proprie che si strutturano, secondo gradualità, dal gioco problematico a quello patologico.

La dipendenza da gioco d’azzardo infatti condiziona il giocatore in diversi ambiti esistenziali, comprese quelli relazionali, sino a sfociare nella messa in atto di comportamenti antigiuridici, cioè illeciti a livello civile e/o penale.

Vediamo quindi attuarsi un paradosso gigantesco. Lo Stato che tollera e addirittura promuove il gioco d’azzardo, traendone beneficio economico, contribuisce contemporaneamente allo sviluppo e alla strutturazione di funzionamenti dipendenti, che devono essere curati e, talvolta, anche sanzionati perché favorenti il compimento di reati.

intervista Raffaele Bianchetti

Ecco che, chi si occupa come Bianchetti di questi aspetti dal punto di vista giuridico e criminologico si trova, a volte, a dover valutare il grado di incidenza di una dipendenza “da sostanze” o “non da sostanze” (come quella comportamentale da gioco d’azzardo) sul comportamento criminoso imputato ad un soggetto. Questa valutazione, ovviamente, chiama in causa la responsabilità dell’agente e, quindi, anche il tema dell’imputabilità dello stesso.

Il punto di partenza fondamentale che deve essere preso in considerazione per valutare, in questi casi, l’imputabilità dell’autore di reato è questo: se l’imputato è affetto da una patologia e questa patologia ha valore di infermità, allora occorre considerare la correlazione tra il reato commesso e la condizione di infermità, per capire se, come e quanto questa condizione psichica ha inciso sulle capacità di intendere e/o di volere dell’autore del reato al momento del suo compimento. Sia chiaro, il disturbo da gioco d’azzardo (DGA) non è la mera espressione di un vizio, ma è una patologia vera e propria, e come tale deve essere presa in considerazione.

intervista raffaele bianchetti

Tuttavia, questo non significa che ci sia un automatismo (presenza di una patologia uguale non imputabilità), piuttosto che si deve valutare caso per caso l’incidenza di tale disturbo sui processi decisionali e voltivi dell’autore del reato rispetto al reato commesso.

Per capirci ancora meglio ci sono diversi tipi di correlazioni tra la presenza del DGA e criminalità che, secondo una classificazione criminologica, vi possono essere correlazioni:

  • Dirette
  • Indirette
  • Da ambiente
  • Da legislazione vigente.

Correlazione diretta

Se il giocatore, affetto da DGA, sta giocando alla slot-machine, completamente immerso nel “flusso”, “governato” dalla sua dipendenza, convinto che vincerà, ma ha finito le fiches e ruba i soldi dal portafoglio della persona vincino a lui per poter continuare a giocare senza interruzione. Ecco, questo è un reato commesso in correlazione diretta con il gioco d’azzardo.

Correlazione indiretta

Quando il giocatore, affetto da DGA, gioca i soldi che incassa per il suo lavoro (ad esempio i premi polizza assicurativi oppure quelli presenti nella cassa del bar dove lavora) per assicurarsi delle “risorse economiche” da impiegare nel gioco d’azzardo appena gli sarà possibile. Oppure chi compie una rapina, in quanto disperato e dipendente da gioco d’azzardo, per saldare i debiti contratti con le scommesse. Oppure ancora quando il giocatore patologico, non dicendo di aver dilapidato il patrimonio famigliare o di aver perso il lavoro, soffre di attacchi di ansia e manifesta all’interno delle mura domestiche nervosismo, ira ed aggressività giungendo a compiere azioni violente nei confronti dei propri cari. Non è infrequente, infatti, che uomini affetti da DGA picchiano le proprie mogli o i propri genitori a seguito della frustrazione o del divieto, da parte di costoro, di prestargli altri soldi.

Correlazione da ambiente

Questo tipo di correlazione vede il giocatore dipendente cadere nel circuito dell’usura oppure entrare
in contatto della criminalità organizzata, diventando manovalanza di facile e immediata reperibilità,
poiché si tratta di persone che in un modo o nell’altro hanno bisogno di continuare a giocare e di sanare i debiti contratti.

Correlazione da legislazione vigente

La locuzione “da legislazione vigente” si riferisce ai giochi illegali, ossia a quelli non autorizzati dallo Stato, anche se gli effetti che producono sulla salute e sulla sicurezza pubblica sono gli stessi dei giochi legalizzati. Una VLT certificata Aams, ad esempio, produce gli stessi effetti di una slot-machine alterata, così come una corsa dei cavalli autorizzata e una clandestina rischiano in ugual modo di causare una dipendenza comportamentale. Questo tipo di  correlazione mostra quanto sia labile il confine tra gioco legale e illegale e come il disturbo da gioco d’azzardo, quale fattore favorente la messa in atto di comportamenti antigiuridici di rilevanza penale, possa derivare anche da alcune scelte legislative.

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