Per alcuni anni Francesco ha giocato sporadicamente al Gratta & Vinci e al Superenalotto: «Avevo sempre in testa il sogno di vincere tanti soldi, ma non ho mai esagerato». Poi ci sono stati alcuni problemi in famiglia che hanno gettato Francesco nell’ansia e nello sconforto. Allora per svagarsi e non pensare ai problemi, Francesco ha cominciato a frequentare le sale slot che presto gli sono «entrate in testa», sempre di più, fino a quando il gioco da compulsivo si è trasformato in patologico.
Francesco racconta con grande sincerità come è stata la sua vita per 10 lunghi anni: «Continuavo a perdere, quindi chiedevo prestiti che poi mi rigiocavo. Non riuscivo a smettere. Intanto non mi curavo, mangiavo poco e fumavo molto. Inoltre ero sempre nervoso. Stavo davvero male. Non mi volevo più bene». Quando Francesco si rende conto che sta perdendo tutto, a cominciare da se stesso, decide di chiedere aiuto: «Oggi sono cinque anni che sono seguito e ho ricominciato ad assaporare la vita».
Francesco ha voluto condividere la sua storia, perché vuole contribuire a far conoscere i rischi dell’azzardo, anche quelli meno evidenti, e far capire a chi sta attraversando le difficoltà legate al gioco che l’unico modo per uscirne è chiedere aiuto. E chiederlo in fretta.
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