Si chiama Gioco d’azzardo Gioco bugiardo ed è il progetto di prevenzione, cura e sensibilizzazione sull’azzardo gestito da Enti del Terzo Settore selezionati dall’Azienda Servizi alla Persona Asilo Savoia e da IRAIM su incarico della Regione Lazio. Lo scopo è intercettare giocatori e giocatrici patologici e loro familiari per inserirli in gruppi di auto-mutuo-aiuto guidati da persone esperte con l’obbiettivo di renderli consapevoli della propria problematica, aiutarli a uscire da situazioni di isolamento, inviarli a percorsi di cura specialistici, contenere e sviluppare strategie per la riduzione del danno del gioco d’azzardo.
In ogni territorio sono inoltre presenti le unità di strada che offrono ascolto, consulenza e orientamento.
Gioco d’azzardo Gioco bugiardo è attivo su tutto il territorio di Roma Capitale e Città Metropolitana e mette dunque a disposizione servizi professionali gratuiti per le persone e le famiglie con problemi legati al gioco d’azzardo.
Sono 10 le realtà del Terzo Settore che aderiscono al progetto: Parsec, Il Cammino, Magliana 80, Folias, Moige, Observo, Ce.I.S., Azzura 84, La Promessa, A.P.M. Heolo e Time4Child.
Parsec nasce nel 1996 per occuparsi di dipendenze, rispondendo alla complessità dei bisogni sociali lungo tre direttrici:
– Consumi e dipendenze
– Migrazioni, tratta e sfruttamento
– Minori, famiglie e territorio
La Cooperativa si ispira a un sistema di interventi incentrato sul principio di sussidiarietà e all’interno di una concezione partecipata di welfare consapevole del ruolo culturale, civile e politico che esprimono le organizzazioni della cooperazione sociale e della loro capacità di determinare processi di democrazia, di partecipazione ed inclusione.
unità mobili di strada
Parsec è presente sul territorio con unità mobili di strada con a bordo tre operatori (psicologi, educatori e/o assistente sociale) e materiale informativo. Lo scopo è intercettare sia i giocatori attivi sia i loro familiari, amici e datori di lavoro. Dove? Nei diversi luoghi di incontro quali ad esempio piazze, centri anziani, mercati ma anche fuori dalle sale slot e nei bar e tabacchi che vendono azzardo.
«Ovviamente quando cerchiamo di intercettare il giocatore mentre entra o esce dalla sala slot, rappresentiamo un possibile elemento di disturbo» spiega Stefania Cuozzo, educatrice di Parsec. «Quando invece entriamo nelle sale slot, che per legge devono accogliere materiale informativo sui rischi del gioco, incontriamo perplessità, diffidenza e comunque non ci è permesso parlare direttamente con i giocatori all’interno della struttura».
Eppure questo lavoro non è inutile «perché, anche se pochi, qualcuno più sensibile e con maggiore consapevolezza lo intercettiamo. E poi ci sono i bar e i tabacchi. In questi luoghi le situazioni sono molto varie, per esempio incontriamo esercenti che vorrebbero togliere le macchinette».
Infine ci sono gli altri luoghi sensibili che Parsec raggiunge come i mercati rionali, le associazioni, i centri anziani, i Ser.D, i servizi sociali, i centri anti-usura e anche le scuole. «Qui abbiamo la possibilità di mostrare quanto sia sottostimato il gioco sia come azzardo sia rispetto ai rischi che comporta» continua Stefania Cuozzo. «Riscontriamo infatti nei più giovani la difficoltà a riconoscere che cosa sia davvero un gioco d’azzardo e questo, perché spesso vivono alcune contraddizioni riconducibili al comportamento degli adulti. Per esempio il papà o la nonna che mandano figlio o nipote a comperare il Gratta e Vinci, o invitano i minori a “grattare” i tagliandi . Sono tutte le contraddizioni della normalizzazione dell’azzardo che non aiutano a capire quando il gioco diventa problematico».
I gruppi di auto-mutuo-aiuto
Un altro importante lavoro che la Cooperativa Parsec svolge a favore del territorio e delle diverse comunità che lo abitano è quello di inviare giocatori e familiari ai gruppi di auto-mutuo-aiuto.
«Al momento sono attivi (o se ne stanno attivando)
15 su Roma Capitale e 17 su Città Metropolitana» spiega Barbara Guadagni, psicologa della cooperativa «Questi gruppi intercettano un numero importante, seppur variabile, di persone.
Gli enti del progetto Gioco d’azzardo Gioco bugiardo attivano sia i gruppi di auto-mutuo-aiuto sia le unità di strada, così da riuscire a raggiungere tutti i Municipi di Roma e i vari luoghi della Città Metropolitana.
In questo modo abbiamo creato una sinergia forte
e riconosciuta sui diversi territori, attraverso interventi uniformi, in modo da creare contatti reali con e fra le istituzioni, i servizi eì gl enti intermediari come le associazioni» e gli enti del terzo settore locali.
Come aiutare chi è caduto nella trappola dell’azzardo
«Il gioco d’azzardo è un problema che aumenta di anno in anno» spiega lo psicologo Mauro Carta. «Certo i consumi legati a forme di dipendenza sono intrinsechi alla storia dell’uomo, ma quando diventano esagerati e pervasivi, allora riguardano non più le singole scelte individuali, bensì la società intera. Secondo noi però non servono né il proibizionismo né la repressione, piuttosto la comprensione dei motivi che portano al gioco e anche dei limiti che vi si possono applicare. Spesso infatti il gioco è lo strumento a portata di mano per alleviare le fatiche e le pene quotidiane, ecco allora che il nostro lavoro è prima di tutto quello di far sentire la persona che è caduta nella trappola dell’azzardo accettata e compresa. Se non si è bloccati dal senso di colpa e dalla vergogna infatti è più facile uscirne. E noi lo sappiamo bene, perché intercettiamo tutti quelli che potremmo definire i gradienti delle motivazioni che portano a giocare d’azzardo».
I veri giochi sono altri. E per questo Parsec organizza i banchetti informativi mettendo a disposizione giochi come quello dell’oca, ma anche la tombola e le carte che si possono usare come gioco. E basta.
Progetti come Gioco d’azzardo Gioco bugiardo sono, impatto sociale alla mano, molto importanti, tanto da essere frutto di collaborazione tra pubblico e privato non profit. Ma i fondi che li finanziano sono a loro volta frutto di Bandi che sappiamo essere a tempo determinato. I bandi hanno infatti una scadenza, mentre progetti come questo hanno per loro natura bisogno di tempo, continuità e stabilità. Gioco d’azzardo Gioco bugiardo al momento ha la durata di soli due anni.
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