Un gioco vero per svelare le dinamiche del gioco d’azzardo e imparare a riconoscerne i pericoli, giocando. È questa la missione di Un Po’ di Giochi, il progetto ideato dall’associazione Hauser Dosolo (Mantova), che da anni promuove il valore del gioco sano per tutte le età. Ora questo impegno si traduce in un’idea innovativa: un gioco di ruolo pensato per educare e sensibilizzare sull’azzardopatia, affrontando il gioco d’azzardo con le sue stesse armi.
Un gioco di ruolo per decostruire l’azzardo: “Il Colpo della Vita”
In collaborazione con Officina Meningi, casa editrice specializzata in giochi narrativi, il team di Un Po’ di Giochi ha sviluppato un gioco di ruolo originale, che simula le dinamiche psicologiche e ambientali del gioco d’azzardo patologico. Il titolo? Non dichiarato, ma l’esperienza proposta è chiara: i giocatori interpretano una banda di ladri in missione per compiere il “colpo della vita”.
«Noi ci definiamo ludopatici nel senso buono del termine», dice Mattia Lannunziata, ideatore del progetto, «perché amiamo il gioco, ma quello sano, quello che unisce, che stimola la mente e crea relazioni».
Nessuna predica, solo esperienza immersiva
Il gioco non parla direttamente di azzardopatia né fa la morale: porta le persone a viverne le logiche attraverso una narrazione coinvolgente e realistica. I giocatori si muovono in ambienti chiusi, oscuri, privi di orologi e luce naturale – proprio come i casinò o le sale slot, studiati per far perdere la cognizione del tempo. In questo contesto i partecipanti sperimentano la perdita di controllo e la dipendenza da dinamiche casuali, tipiche del gioco d’azzardo.
Il Fixer: il volto dell’usura
Uno degli elementi chiave è l’incontro con il Fixer, personaggio misterioso che può fornire aiuto decisivo, ma a un prezzo altissimo. Il Fixer incarna la figura dell’usuraio, tristemente presente anche nella vita di chi è vittima di indebitamento da gioco. I giocatori si troveranno a dover decidere se “comprare” vantaggi per compiere il colpo finale… rischiando però di non avere più risorse per fuggire.
Il messaggio finale è forte: non si pianifica nulla, si gioca d’azzardo e si perde. Il denaro va e viene in modo casuale, e l’eventuale vincita è pura fortuna. Un modo diretto, ma giocoso, per far riflettere sui meccanismi illusori del gioco d’azzardo.
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