Il gioco d’azzardo tra gli adolescenti è un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante. Lo testimoniano studi recenti, ma anche l’esperienza sul campo di psicologi e operatori delle associazioni che si occupano di dipendenze comportamentali. Una di queste è Vinciamo il Gioco, che da anni lavora per prevenire e contrastare il gioco d’azzardo compulsivo, sia nei giovani che negli adulti.
Ce ne parla Rosaria Vaccaro, psicologa psicoterapeuta, che collabora con l’associazione nell’ambito della prevenzione e del sostegno psicologico ai giocatori e alle loro famiglie ed è una delle esperte di Vinciamo il Gioco che guidano il servizio gratuito online di supporto per chi vive con un giocatore o una gocatrice d’azzardo.
Perché gli adolescenti sono vulnerabili al gioco d’azzardo
Gli adolescenti si avvicinano al gioco d’azzardo in età sempre più precoce. Le motivazioni sono molteplici, ma tra le principali c’è la facilità di accesso ai giochi online, ai casinò virtuali, alle scommesse sportive. Molti ragazzi iniziano a giocare senza rendersi conto dei rischi, attratti dalla promessa di vincite facili e dall’adrenalina.
Ma il vero nodo sta nella vulnerabilità tipica di questa fase della vita: l’adolescenza è un periodo di trasformazione psicologica e ricerca identitaria, in cui è naturale sperimentare, sfidare i limiti, cercare emozioni forti. Il gioco d’azzardo intercetta perfettamente questo bisogno di nuove esperienze.
Il fascino del gioco per i ragazzi
Negli incontri di prevenzione realizzati nelle scuole, molti ragazzi descrivono il gioco d’azzardo come un passatempo entusiasmante che dà una scossa alla routine quotidiana. L’attesa, la vincita (ma anche la perdita) generano un forte impatto emotivo.
Per alcuni è un modo per sentirsi parte di un gruppo, per dimostrare di essere adulti o per sfuggire alle difficoltà della scuola e della vita. In questi casi, il gioco può diventare una risposta disfunzionale a sentimenti di ansia, disagio o bassa autostima.
Quando il gioco diventa dipendenza
La dipendenza da gioco compromette la capacità dei ragazzi di autocontrollarsi e autoregolarsi. Col tempo, il comportamento compulsivo può sfociare in vere e proprie forme di dipendenza patologica, con conseguenze molto serie:
– Difficoltà relazionali e familiari
– Scarso rendimento scolastico
– Bugie, furti, comportamenti aggressivi
– Richiesta continua di denaro
– Coinvolgimento in atti illegali per reperire soldi
-Possibili dipendenze associate (alcol, droghe, uso problematico del digitale)
La prevenzione comincia in famiglia
Prevenire il gioco d’azzardo significa offrire strumenti di conoscenza e consapevolezza sia ai ragazzi che alle loro famiglie. I genitori hanno un ruolo cruciale: possono individuare i segnali precoci, capire quando qualcosa non va, intervenire prima che la situazione degeneri.
Ecco alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare:
– Calo nel rendimento scolastico
– Isolamento o cambi repentini d’umore
– Bugie frequenti
– Piccole somme di denaro che spariscono
– Interesse sospetto per scommesse o casinò online.
Intercettare questi segnali non significa colpevolizzare, ma offrire ascolto, contenimento e aiuto.
Scuola e territorio: una rete per proteggere i ragazzi
Anche la scuola può fare molto: incontri di informazione e confronto, laboratori, workshop tra pari. Parlare apertamente di gioco d’azzardo in contesti protetti aiuta i ragazzi a riconoscere i pericoli, a sentirsi meno soli e ad affrontare le difficoltà con maggiore lucidità.
Ma la prevenzione più efficace è quella che coinvolge tutta la comunità educante: famiglie, scuola, associazioni, enti pubblici e privati. Solo così si può creare un ambiente protetto in cui gli adolescenti possano crescere in modo sano e positivo.
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