La Toscana dice no all’azzardo con Game-L-Over

da | 29 Settembre 2023

Sono 5.700.000.000 gli euro spesi in Toscana per l’azzardo ogni anno. Per far fronte a questa pandemia da gioco c’è Game-L-Over, il progetto di informazione e prevenzione, rivolto non solo ai giocatori d’azzardo e ai loro familiari, bensì all’intera comunità. 

Presente in 12 città toscane con sportelli di ascolto e di orientamento e con un’attività di monitoraggio del territorio, Game-L-Over è realizzato nell’ambito del Piano di Contrasto al gioco d’azzardo della Regione Toscana. L’obiettivo è informare e sensibilizzare rispetto ai rischi legati alle diverse forme di gioco d’azzardo.

Titolare del progetto è Anci Toscana, mentre il soggetto attuatore è composto da enti appartenenti al CNCA Toscana:

Game L Over

diffusione capillare in toscana

«Con questa squadra di enti del terzo settore copriamo tutti i territori della Regione e siamo presenti in tutte le Provincie» spiega Giacomo Del Sala, coordinatore di Game-L-Over per la Cooperativa Sociale CAT.


game L over toscana

Game-L-Over «è la prosecuzione di un progetto che faceva parte del vecchio Piano di Contrasto al gioco d’azzardo regionale. Abbiamo fatto un lavoro capillare di mappatura e registrazione dei luoghi
di gioco, utilizzando Google My Maps.
Questo ha dato vita a uno strumento che, in maniera molto chiara e intuitiva, illustra la densità della possibilità di giocare d’azzardo. Adesso stiamo facendo un lavoro altrettanto capillare di sensibilizzazione, rivolto a tutta la popolazione, perché il bisogno di informazioni corrette è molto più diffuso di quello che si possa pensare. Inoltre non c’è la consapevolezza di che cosa comporti davvero il gioco d’azzardo». 

L’impegno di Game-L-Over è fare chiarezza su che cosa sia azzardo e su che cosa non lo sia, su quali siano
i rischi, non solo per chi gioca e per i familiari, ma per tutta la popolazione.
 «L’intera comunità infatti paga
il prezzo di quei 5.700.000.000 gli euro spesi in Toscana per l’azzardo ogni anno.
Stiamo insomma cercando
di abbattere una per una tutte le false credenze in merito al gioco d’azzardo. Tutto questo è possibile anzitutto grazie al lavoro degli educatori di strada».

il lavoro degli educatori di strada

La cooperativa sociale CAT ha una esperienza trentennale di educativa di strada nelle diverse dipendenze, «con Game-L-Over intercettiamo
i giocatori nei luoghi in cui giocano.
Inoltre abbiamo aperto 12 sportelli su tutto il territorio regionale e riusciamo a intercettare chi ha bisogno anche online, tramite il nostro sito e i canali Facebook e Telegram. I
l progetto inoltre prevede la realizzazione di almeno due eventi e 10 micro-eventi di sensibilizzazione rivolti a tutta la popolazione per ogni zona coinvolta». 

Game L Over online

Game-L-Over è impegnato a fare cultura sul gioco e sul gioco d’azzardo «per esempio abbiamo coinvolto maestri di scacchi per evidenziare quale sia la differenza tra i giochi di abilità e i giochi d’azzardo,
ovvero quelli dove è il caso a determinare il risultato oppure proponiamo film e libri a tema. Lavoriamo insomma per diffondere su larga scala informazioni di qualità e buone prassi e cerchiamo di intercettare richieste e bisogni attivando tutta la rete di servizi presente sul territorio».

0 commenti

Articoli e approfondimenti

Articoli recenti

Le emozioni di chi gioca d’azzardo

ll gioco d’azzardo patologico è classificato come un disturbo del controllo degli impulsi. Le persone affette possono sviluppare una dipendenza simile a quella da sostanze, sperimentando sintomi di astinenza, ma anche tante emozioni che vanno riconosciute per poter fornire aiuto

Come proteggerci dai debiti dell’azzardo

L’illusione di vincere per risolvere i propri problemi economici porta spesso a cercare ulteriore credito per continuare a giocare, generando un circolo di debiti sempre più difficile da fermare. Il gioco d’azzardo diventa sia una causa che un effetto del sovraindebitamento: un effetto, perché la persona gioca per sfuggire alle difficoltà economiche; una causa, perché il gioco stesso genera indebitamento e può portare alla dipendenza.

Azzardo: come aiutare i tuoi cari

Chi vive in famiglia con una persona affetta da dipendenza da gioco d’azzardo o comunque con un comportamento compulsivo con il gioco spesso fatica a comprenderne i comportamenti. Questa difficoltà è assolutamente normale e per poterla superale o quanomeno gestire al meglio, è fondamentale capire i motivi che stanno alla base della dipendenza del proprio caro.

storie di gioco

Massimiliano, l’azzardo e Giocatori Anonimi

Massimiliano è stato un giocatore d’azzardo per gran parte della sua vita. Oggi sono più di 11 anni che non gioca, grazie all’incontro e alla frequentazione di Giocatori Anonimi. La sua è una intensa testimonianza che dimostra perché il gioco d’azzardo non è un divertimento, non è un vizio e soprattutto non è un gioco.

Azzardo Live

Le emozioni di chi gioca d’azzardo

ll gioco d’azzardo patologico è classificato come un disturbo del controllo degli impulsi. Le persone affette possono sviluppare una dipendenza simile a quella da sostanze, sperimentando sintomi di astinenza, ma anche tante emozioni che vanno riconosciute per poter fornire aiuto

i nostri esperti

Le emozioni di chi gioca d’azzardo

ll gioco d’azzardo patologico è classificato come un disturbo del controllo degli impulsi. Le persone affette possono sviluppare una dipendenza simile a quella da sostanze, sperimentando sintomi di astinenza, ma anche tante emozioni che vanno riconosciute per poter fornire aiuto

Come proteggerci dai debiti dell’azzardo

L’illusione di vincere per risolvere i propri problemi economici porta spesso a cercare ulteriore credito per continuare a giocare, generando un circolo di debiti sempre più difficile da fermare. Il gioco d’azzardo diventa sia una causa che un effetto del sovraindebitamento: un effetto, perché la persona gioca per sfuggire alle difficoltà economiche; una causa, perché il gioco stesso genera indebitamento e può portare alla dipendenza.

Compagni di gioco

Leonardo Becchetti dice no al gioco d’azzardo

La sfera economica entra a piene mani nel discorso del gioco d’azzardo.

Il professore Leonardo Becchetti spiega copme dietro la questione dell’azzardo ci sia un problema più radicale e profondo: la vita è fatta di beni di confort – che ci danno una soddisfazione a brevissimo termine che producono dipendenza – e di beni di stimolo, i più importanti sono quelli su cui bisogna fare prima un investimento per poi godere dei risultati.

Iscriviti alla newsletter