Ecco cosa succede nella zona… dell’azzardo

da | 1 Giugno 2022

Abbiamo cercato di immedesimarci in quello che succede al giocatore, non più sociale e saltuario, davanti a una slot machine, anche se la situazione è la medesima per ogni tipo di gioco sia fisico che online.

 

Abbiamo cercato di riprodurre quello che chi gioca prova, quando sta dentro la sua bolla, quella che ha analizzato e raccontato perfettamente la ricercatrice del MIT (Program in Science, Technology, and Society) Natasha Dow Schull in Architetture dell’azzardo, Progettare il gioco, costruire la dipendenza.

 

Dentro un flusso senza fine

Lei la chiama ‘la zona’, così come la racconta Mollie, ex giocatrice: «È come essere nell’occhio di un ciclone, ecco come descriverei la zona. Hai una visione chiara della macchina di fronte a te, ma tutto il mondo ti gira intorno e tu non sei in grado di sentire nulla, proprio nulla. Questo perché non sei veramente lì – sei con la macchina ed è l’unica cosa con cui stai». E ancora un altro ex giocatore che è stato intervistato da Natasha Dow Schull: «Quando sei alla macchina puoi cancellare tutto, puoi addirittura cancellare te stesso… Ero in grado di giocare in uno stato di quasi blackout per ore». «Era come se avessi appena abbandonato il mondo». «La mia vita era diventata una machine Life».

 

L’obiettivo a un certo punto non è più vincere, ma continuare a giocare in un flusso continuo e accelerato, senza fine, che accomuna tutti i tipi di gioco, sia fisici sia online. Le persone perdono in questo modo coscienza del tempo e dello spazio, mentre la loro capacità di prendere decisioni si affievolisce, man mano che cresce l’attività di gioco.

«La cosa che la gente non capisce è che io non gioco per vincere» confessa Mollie. Lo scopo di Mollie era quello di entrare in uno stato di immersione totale nel gioco, quasi di trance: «Continuare a giocare, rimanere nell’isolamento della slot, dove nient’altro conta», spiega Natascha Dow Schull. Mollie era entrata nella macchina e nella sua “zona affettiva”. Il non sentire per curare tutti i propri guai e la propria solitudine.

«Tutti noi pensiamo che il danno sia quanto denaro viene buttato via e che ciò che guida i giocatori patologici sia il desiderio di far soldi. Ma l’isolamento è veramente quello che guida la loro esperienza al gioco. L’idea di vincere denaro si frantuma quando arrivi al punto della dipendenza dal gioco». Una verità accertata dalla scienza come spiega Natasha Dow Schull in Architetture dell’azzardo, Progettare il gioco, costruire la dipendenza che accomuna tutti noi. Sì, anche se non giochiamo d’azzardo, ma ci estraniamo dal mondo navigando online o giocando ai videogiochi  o continuiamo a scrollare post sui social network. «È il flusso dell’esperienza di gioco quello che le persone ricercano. Il denaro è un mezzo per stare seduti più a lungo a giocare, non il fine del gioco. Le persone non vogliono vincere il jackpot e andare via. Le persone vogliono vincere il jackpot e rimanere seduti fino a quando non se lo sono giocato tutto».

0 commenti

Invia un commento

Articoli e approfondimenti

Articoli recenti

La famiglia che si gioca la salute per colpa dell’azzardo

Stress, insonnia, depressione, problemi cardiaci fino ad arrivare al suicidio: il gioco d’azzardo logora la salute fisica e quella mentale sia di chi gioca sia della sua famiglia. Come uscirne sia per i giocatori che per i familiari? Ne parliamo con Josè Berdini responsabile delle comunità terapeutiche per tossicodipendenti gestite dalla Cooperativa sociale Pars "Pio [...]

Gioco d’azzardo e disuguaglianze sociali

Riassunto
Il gioco d’azzardo non è solo un vizio individuale: è un fenomeno che amplifica le disuguaglianze sociali. Colpisce soprattutto chi ha meno risorse economiche e culturali, alimentando debiti, isolamento e sofferenza. Studi recenti lo definiscono una vera e propria “tassa sulla povertà”, che pesa sulle famiglie fragili e sulle nuove generazioni

Minori coinvolti nel gioco d’azzardo: il ruolo chiave della famiglia

I minori sono sempre più coinvolti nel gioco d’azzardo sia direttamente sia come figli di genitori dipendenti. Quali sono le conseguenze e come possiamo proteggerli? Ne parliamo con Sabrina Molinaro, epidemiologa e responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa che ci aiuta a inquadrare il fenomeno con consigli pratici per le famiglie.

storie di gioco

Scopri la storia di Giulia: dalla disperazione al recupero

Giulia, moglie di un giocatore d'azzardo compulsivo, condivide la sua esperienza di vita con un video toccante e sincero. Una nuova storia di gioco che è anche una testimonianza utile per altre persone che convivono con giocatori o giocatrici d’azzardo problematici o patologici, Giulia ci racconta la sua lotta contro la dipendenza del marito e [...]

La storia di una moglie che combatte l’azzardo insieme al marito

La storia di Valentina, moglie di un giocatore d’azzardo patologico, racconta il difficile percorso di una famiglia per superare la dipendenza dal gioco. Tra momenti di crisi e speranza, il loro cammino dimostra che con il giusto aiuto e una rete di supporto si può ritrovare la luce in fondo al tunnel. Una testimonianza di forza, resilienza e amore per ispirare chi affronta situazioni simili.

Azzardo Live

Gioco d’azzardo e disuguaglianze sociali

Riassunto
Il gioco d’azzardo non è solo un vizio individuale: è un fenomeno che amplifica le disuguaglianze sociali. Colpisce soprattutto chi ha meno risorse economiche e culturali, alimentando debiti, isolamento e sofferenza. Studi recenti lo definiscono una vera e propria “tassa sulla povertà”, che pesa sulle famiglie fragili e sulle nuove generazioni

i nostri esperti

La famiglia che si gioca la salute per colpa dell’azzardo

Stress, insonnia, depressione, problemi cardiaci fino ad arrivare al suicidio: il gioco d’azzardo logora la salute fisica e quella mentale sia di chi gioca sia della sua famiglia. Come uscirne sia per i giocatori che per i familiari? Ne parliamo con Josè Berdini responsabile delle comunità terapeutiche per tossicodipendenti gestite dalla Cooperativa sociale Pars "Pio [...]

Gioco d’azzardo e disuguaglianze sociali

Riassunto
Il gioco d’azzardo non è solo un vizio individuale: è un fenomeno che amplifica le disuguaglianze sociali. Colpisce soprattutto chi ha meno risorse economiche e culturali, alimentando debiti, isolamento e sofferenza. Studi recenti lo definiscono una vera e propria “tassa sulla povertà”, che pesa sulle famiglie fragili e sulle nuove generazioni

Compagni di gioco

Come le fasi della dipendenza da azzardo coinvolgono la famiglia

La dipendenza da gioco segue fasi precise che impattano profondamente anche sulla vita dei familiari. Riconoscerle è il primo passo per affrontarle. Ne parliamo con Cristina Sovarzi, psicoterapeuta specializzata nella cura delle dipendenze e punto di riferimento per tante persone e tante famiglie con problemi di dipendenza. Far emergere il quadro clinico della dipendenza in [...]

8x1000 avventista

Se questo è un gioco è un progetto finanziato grazie ai fondi Otto per mille della Chiesa Avventista. Clicca qui per saperne di più.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.