Come per tutte le dipendenze, la soluzione si trova quando si chiede aiuto. Anche quando non c’è ancora la vera e propria malattia, ma una situazione ‘problematica’. Il gioco d’azzardo problematico è quel comportamento che rischia di diventare patologico e che si presenta quando chi ha cominciato ad azzardare fa sempre più fatica a controllare il tempo che dedica al gioco.
Anche in questo caso dunque, non solo quando c’è la malattia vera e propria, è fondamentale chiedere aiuto. Da soli non si può stare meglio né guarire, insomma uscire dal drammatico loop che l’azzardo causa come è riuscita a fare Valentina proprio perché ha chiesto aiuto.
Una delle possibilità più efficaci di aiuto è rappresentata dai gruppi di supporto, ossia luoghi dove condividere con altre persone e spesso un professionista il problema con l’azzardo e trovare soluzioni, senza mai rimanere da soli.
Le persone che hanno superato situazioni simili mi hanno fatto vedere che il cambiamento è possibile. Questo mi ha dato il coraggio di non arrendermi
Ed è proprio un gruppo di aiuto, guidato da una figura professionale, quello che mettiamo gratuitamente a disposizione, in collaborazione con Vinciamo Il gioco. Questi gruppi di aiuto gratuito e online sono destinati ai familiari di giocatori e giocatrici d’azzardo problematici o patologici.
Quando ho iniziato a partecipare, mi sono resa conto che altre persone provavano le stesse emozioni: rabbia, dolore, senso di colpa. È stato un sollievo sapere che non ero sola e che c’era qualcuno che capiva davvero cosa stavo vivendo. In famiglia invece non potevo parlarne, avevo paura del giudizio. Al gruppo, invece, ho trovato persone che mi ascoltavano senza criticarmi
Perché anche tu hai bisogno di aiuto
Essere un familiare di una persona con problemi di gioco d’azzardo significa spesso vivere un mix di emozioni contrastanti: rabbia, frustrazione, senso di colpa e impotenza. In molti casi, ci si sente responsabili per la situazione o si ha l’illusione di poter risolvere il problema con la sola forza di volontà. E tutto questo fa sentire soli.
Ho imparato a gestire meglio il mio tempo e a prendermi delle pause mentali dal problema. Questo ha migliorato anche il mio rapporto con i miei figli. Prima il gioco d’azzardo di mio marito controllava tutta la nostra vita. Ora, anche se lui sta ancora lottando, sento che abbiamo ritrovato un equilibrio come famiglia
Non è compito del familiare salvare chi gioca. Stare accanto e supportare è una scelta, ma nessuno ha la responsabilità della salvezza altrui. Il problema con il gioco d’azzardo richiede interventi specifici e supporto professionale. Ecco perché un gruppo di supporto cambia… anzi salva la vita.
Il gruppo mi ha dato il coraggio di tornare a fare le cose che mi piacciono. Prima vivevo solo per gestire i suoi problemi. Non ero più io: mi sentivo intrappolata nella sua dipendenza. Ora mi sento più forte e so come proteggermi
Come un gruppo di supporto salva la vita
In un gruppo di supporto, oltre a condividere il peso emotivo che stai portando sulle spalle, ricevi strumenti pratici per affrontare la situazione, giorno per giorno. Insieme agli altri impari a riconoscere i tuoi bisogni, a dare loro spazio e quindi ad essere di aiuto anche al tuo caro.
Ecco i principali benefici di un gruppo di supporto per familiari di giocatori e giocatrici d’azzardo problematico o patologico:
Riduzione del senso di isolamento
Quando vivi accanto a un giocatore patologico, è facile sentirti sola/o e incompresa/o. Forse hai provato a parlarne con amici o parenti, ma ti sei accorta/o che non sempre riescono a comprendere appieno quello che stai passando. Un gruppo di supporto, invece, è composto da persone che condividono la tua stessa esperienza e che possono offrirti una comprensione autentica, ascoltando storie simili alla tua fino a sentirti parte di una comunità solidale e accogliente.
Supporto emotivo
Spesso, i familiari di giocatori patologici si trovano a reprimere le proprie emozioni per paura di sembrare deboli o di aggravare la situazione. Nei gruppi di supporto, invece, hai la possibilità di esprimerti liberamente in un ambiente protetto e senza giudizio, ma con delle risposte. Questa condizione aiuta anche a gestire emozioni come rabbia, dolore e frustrazione in modo sano.
Strumenti pratici
Oltre al supporto emotivo, i gruppi offrono consigli e strategie pratiche per gestire la complessità quotidiana della convivenza con un giocatore patologico. Ad esempio, potresti imparare a: stabilire limiti chiari con il giocatore/la giocatrice per proteggere le tue finanze e il tuo benessere; riconoscere i segnali di ricaduta e sapere come affrontarli; accedere a risorse utili, come consulenti finanziari o psicologi specializzati.
Riconoscimento dei tuoi bisogni
Uno degli aspetti più importanti dei gruppi di supporto è che ti aiutano a riscoprire te stesso. Spesso, i familiari si identificano esclusivamente nel ruolo di “aiutanti” o “salvatori” e dimenticano i propri bisogni e desideri. Ecco che scoprirai che è possibile essere di supporto al giocatore senza sacrificare te stesso e ti sentirai incoraggiato a coltivare i tuoi interessi e le relazioni personali.
Ho imparato che non potevo salvarlo, ma potevo prendermi cura di me stessa. Questo è stato il primo passo verso la mia serenità. Il gruppo mi ha aiutata a smettere di incolparmi per i suoi problemi. Mi hanno fatto capire che non ero responsabile delle sue azioni
Come funziona un gruppo di supporto
I gruppi di supporto per i familiari garantiscono queste condizioni:
Condivisione delle esperienze: Ogni partecipante ha la possibilità di raccontare la propria storia, i successi e le difficoltà. Questo aiuta a creare un ambiente di fiducia reciproca.
Ascolto attivo: Imparerai tanto ascoltando le esperienze degli altri membri, che possono offrire nuove prospettive e soluzioni pratiche.
Sostegno reciproco: I membri del gruppo si supportano a vicenda, offrendo consigli e una presenza costante.
Molti gruppi utilizzano linee guida per garantire che gli incontri siano rispettosi e produttivi. Inoltre, tutto ciò che viene condiviso è strettamente confidenziale. La specificità del gruppo di supporto che offriamo gratuitamente in collaborazione con Vinciamo il Gioco è sempre guidato da uno psicologo.
Non sapevo come parlare con mio marito senza finire in una lite. Al gruppo mi hanno dato suggerimenti su come comunicare meglio
L’impatto positivo sulla tua vita
Un gruppo di supporto non è solo un luogo dove cercare conforto: è uno strumento di cambiamento. Partecipare a questi incontri anzitutto e in breve tempo riduce lo stress, perché la condivisione aiuta a sentirti meno sopraffatt. Sperimenterai anche un miglioramento della tua autostima, perché sarai accompagnata/o a capire che non sei responsabile della dipendenza di chi gioca.
Inoltre imparerai a gestire i conflitti familiari causati dal gioco, a capire come comunicare al meglio con il familiare, a gestire le finanze, ma anche a bilanciare il sostegno al giocatore con la cura di te stessa/o.
Come trovare un gruppo di supporto
Oltre al nostro servizio, ecco dove puoi trovare il gruppo più adatto a te:
Gam-Anon: un’organizzazione internazionale dedicata ai familiari di giocatori patologici. Offre incontri di mutuo-aiuto sia in presenza che online.
Servizi locali di salute mentale: molti centri di salute mentale organizzano gruppi di supporto specifici per familiari.
Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio e amore verso se stesso. Frequentare un gruppo di supporto dà la possibilità di affrontare la situazione con maggiore serenità, riducendo il peso emotivo e migliorando la capacità di gestire le fatiche. Non devi affrontare tutto da solo: c’è una rete di persone pronte a sostenerti. Trova il tuo gruppo e inizia oggi il percorso verso una vita più equilibrata e serena.
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