Milano con Diana de Marchi dice ‘no’ al gioco d’azzardo

da | 13 Settembre 2024

La piaga del gioco d’azzardo di combatte a partire dai territori.

Milano da molti anni ha una rete di contrasto alle dipendenze composta da esperti con una connessione costante con le realtà del territorio, come spiega Diana De Marchi, presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili Comune di Milano con Delega Lavoro e Politiche Sociali Città Metropolitana di Milano, ospite dello speciale di informazione e sensibilizzazione sull’azzardo in Italia che abbaimo prodotto insieme a Ma che Razza di Umani.

«Il gioco d’azzardo è una dipendenza di grande impatto, peraltro molto aumentata dopo la pandemia soprattutto online. In questo aumento ho avuto la fortuna di seguire la crescita e la difficoltà delle donne vittime di gioco d’azzardo patologico che hanno un approccio completamente diverso, non solo al gioco, ma soprattutto alla possibilità di chiedere aiuto: sono vittime di uno stigma tipico del sesso femminile che le vede incapaci di farsi aiutare, proprio perché sono considerate cattive madri, cattive nonne, donne che rovinano la famiglia».

C’e un modo di poterle intercettare che va migliorato nei servizi. Bisogna intervenire e lavorare grazie al fatto che Milano è diventata capofila della Rete Città Sanache è una rete importantissima in stretta connessione con l’OMS che lavora sul benessere delle persone.

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Compagni di gioco

Combattere l’azzardopatia con il gioco sano

Il progetto Un Po’ di Giochi dell’associazione Hauser Dosolo propone un gioco di ruolo educativo per sensibilizzare sul gioco d’azzardo patologico. In collaborazione con Officina Meningi, hanno creato un’esperienza immersiva dove i giocatori impersonano una banda di ladri alle prese con il “colpo della vita”. Il gioco, pur non parlando esplicitamente di azzardopatia, riproduce fedelmente ambienti e dinamiche tipiche delle sale da gioco, offrendo una riflessione sulle logiche di perdita, indebitamento e dipendenza. Disponibile gratuitamente online, è un esempio virtuoso di come il gioco sano possa diventare strumento di prevenzione e consapevolezza.

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