La dipendenza da gioco segue fasi precise che impattano profondamente anche sulla vita dei familiari. Riconoscerle è il primo passo per affrontarle. Ne parliamo con Cristina Sovarzi, psicoterapeuta specializzata nella cura delle dipendenze e punto di riferimento per tante persone e tante famiglie con problemi di dipendenza.
Far emergere il quadro clinico della dipendenza in modo comprensibile e dare strumenti di osservazione concreti a chi sta vivendo situazioni di dubbio o negazione, questo lo scopo del contributo della dottoressa Sovarzi che cominica così:
«Mi ricordo un mio paziente, giocatore d’azzardo compulsivo, che aveva perso quasi tutto il patrimonio di famiglia al casinò e alle slot machine. Aveva un figlio che accompagnava ogni giorno a scuola. Alle elementari ci andava in Porsche, ma ora delle superiori, salutava il figlio dal finestrino di una utilitaria di seconda mano. Negli anni questo padre ha affrontato un percorso di recupero, supportato anche dalla moglie. Quando una mattina chiede scusa al figlio, a causa del basso tenore di vita a cui ha costretto la famiglia, il ragazzo risponde: “Papà, ma io sono molto più contento adesso. Adesso tu ci sei, prima eri sempre da un’altra parte”».
Questa è la seconda puntata del podcast che fa parte del progetto Se questo è un gioco sostenuto dai fondi dell’8×1000 alla Chiesa Avventista. Sempre grazie a questi fondi, possiamo offrire gratuitamente incontri online di supporto ai familiari di giocatori e giocatrici d’azzardo tenuti dai professionisti dell’associazione Vinciamo il Gioco.
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