Ci vuole un’altra vita per recuperare quello che ho perso al gioco
Davide, ex giocatore d’azzardo patologico, racconta che il suo cervello ormai era drogato dal gioco: “Mi sono ridotto a cercare nel salvadanaio dei miei figli qualche monetina”.
Davide, ex giocatore d’azzardo patologico, racconta che il suo cervello ormai era drogato dal gioco: “Mi sono ridotto a cercare nel salvadanaio dei miei figli qualche monetina”.
Ci sono meno giocatori giovani e giovanissimi in assoluto rispetto a 10 anni fa, ma chi azzarda lo fa molto più spesso di prima, aumentando così i casi di giocatori problematici e patologici in giovane e giovanissima età.
Generalmente le donne giocano d’azzardo per placare stati di ansia e/o di depressione. Dunque trovano nel gioco una via di fuga, così da estraniarsi dai problemi della vita. A differenza degli uomini, non amano i giochi competitivi e cercano meno eccitazione e sfida. Per questo c’è differenza di genere nel gioco d’azzardo tra uomni e donne
In attesa dell’uscita del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) con i numeri dell’azzardo in Italia del 2022, Federconsumatori e CGIL, in collaborazione con la Fondazione ISSCON, hanno redatto il rapporto “Il libro nero dell’azzardo – La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia. Mafie, dipendenze e giovani” con qualche anticipazione e importanti conclusioni.
Quella di Roberto è una storia di rinascita e una testimonianza di resilienza. Lui la battaglia contro il gioco d’azzardo l’ha vinta, chiedendo aiuto e oggi restituisce quello che gli è stato dato come volontario del Centro Calabrese di Solidarietà