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Perché Se questo è un gioco parla anche a te
Se questo è un gioco ti offre uno spazio sicuro per condividere paure, trovare risposte e sentirti meno solo. Scopri i gruppi di supporto gratuiti per familiari di giocatori d’azzardo, in collaborazione con Vinciamo il Gioco, grazie ai fondi dell’8×1000 allamChiesa Avventista

“Non siete soli”: i gruppi di supporto per i familiari di giocatori patologici
Quando una persona soffre di dipendenza da gioco d’azzardo, anche la sua famiglia ne subisce le conseguenze. La psicologa Emanuela Biscuolo ci racconta il valore dei gruppi di supporto per i familiari dei giocatori patologici: spazi sicuri dove ricevere informazioni, condividere emozioni e ritrovare forza e speranza insieme ad altri che stanno affrontando lo stesso percorso. Un aiuto concreto per chi spesso si sente solo davanti a una sfida difficile

Come riconoscere la dipendenza da gioco d’azzardo in un familiare o un amico: segnali, sintomi e cosa fare
Il gioco d’azzardo può distruggere relazioni, economie e salute mentale. Questo articolo ti guida nel riconoscere i segnali di una dipendenza patologica nel tuo partner, figlio, genitore o amico. Basato su criteri clinici, elenca sintomi emotivi, comportamentali e fisici, con consigli pratici su come affrontare la situazione senza colpevolizzare, proteggendo anche te stesso. Include numeri utili, test di screening e indicazioni per trovare aiuto

Il gaming come porta di ingresso al gioco d’azzardo
Negli ultimi anni, il gioco d’azzardo tra gli adolescenti è diventato un tema urgente di salute pubblica. Nonostante i divieti di legge, sempre più giovani si avvicinano al gambling, anche attraverso forme ibride come i videogiochi che integrano dinamiche simili alle scommesse, come le loot box o i social casino. Questo fenomeno è favorito da modelli di gioco che mescolano intrattenimento, microtransazioni e aspettative di guadagno, generando confusione tra gaming e gambling

Combattere l’azzardopatia con il gioco sano
Il progetto Un Po’ di Giochi dell’associazione Hauser Dosolo propone un gioco di ruolo educativo per sensibilizzare sul gioco d’azzardo patologico. In collaborazione con Officina Meningi, hanno creato un’esperienza immersiva dove i giocatori impersonano una banda di ladri alle prese con il “colpo della vita”. Il gioco, pur non parlando esplicitamente di azzardopatia, riproduce fedelmente ambienti e dinamiche tipiche delle sale da gioco, offrendo una riflessione sulle logiche di perdita, indebitamento e dipendenza. Disponibile gratuitamente online, è un esempio virtuoso di come il gioco sano possa diventare strumento di prevenzione e consapevolezza.

Famiglie colpite dalla dipendenza da azzardo
In Italia, oltre un milione e mezzo di persone soffre di dipendenza da gioco d’azzardo, ma le vittime indirette — familiari, amici, colleghi — sono milioni. L’attenzione verso di loro è ancora insufficiente, nonostante subiscano gravi conseguenze emotive, economiche e sociali. L’ebook Families affected by addiction, curato da studiosi internazionali dell’associazione AfiNet, esplora in profondità l’impatto della dipendenza sulle famiglie, con dati, testimonianze e analisi globali.

Fratelli e sorelle: le vittime invisibili del gioco d’azzardo
Quando c’è un giocatore patologico in famiglia, i fratelli e le sorelle spesso restano invisibili. Questo articolo dà voce alle loro storie e propone soluzioni concrete per riconoscerli, sostenerli e non lasciarli soli

ESPAD 2024: meno alcol e droghe tra gli adolescenti, ma aumenta l’azzardo online
Il report ESPAD 2024, pubblicato il 20 maggio 2025, analizza i comportamenti a rischio tra gli adolescenti europei di 15-16 anni.

Quando a giocare d’azzardo sono persone anziane. Come proteggerle
In Italia, circa il 20% degli over 65 gioca d’azzardo almeno una volta l’anno, e una piccola ma significativa parte sviluppa dipendenza. Questo articolo analizza perché gli anziani si avvicinano al gioco – dalla solitudine al desiderio di socialità – e quali sono le differenze tra uomini e donne nelle abitudini di gioco. Vengono inoltre evidenziati i rischi specifici per questa fascia d’età, i segnali da non ignorare e i servizi di supporto disponibili per chi vive accanto a un genitore, nonno o familiare anziano coinvolto nel gioco patologico

Dipendenze e giovani: il “connettoma sociale” per prevenire fragilità e costruire reti di cura
In un contesto di crescente vulnerabilità giovanile, Gabriele Zanardi – psicologo e docente universitario – propone una strategia innovativa per affrontare le dipendenze: il “connettoma sociale”. Ispirandosi al funzionamento del cervello, il connettoma è una rete integrata tra famiglia, scuola, servizi e tecnologia, che lavora in sinergia per prevenire e affrontare il disagio. L’articolo evidenzia l’importanza della comunicazione funzionale, della sensibilizzazione precoce e della responsabilità condivisa tra istituzioni e società civile

Scopri la storia di Giulia: dalla disperazione al recupero
Giulia, moglie di un giocatore d'azzardo compulsivo, condivide la sua esperienza di vita con un video toccante e sincero. Una nuova storia di gioco che è anche una testimonianza utile per altre persone che convivono con giocatori o giocatrici d’azzardo problematici o...
La storia di una moglie che combatte l’azzardo insieme al marito
La storia di Valentina, moglie di un giocatore d’azzardo patologico, racconta il difficile percorso di una famiglia per superare la dipendenza dal gioco. Tra momenti di crisi e speranza, il loro cammino dimostra che con il giusto aiuto e una rete di supporto si può ritrovare la luce in fondo al tunnel. Una testimonianza di forza, resilienza e amore per ispirare chi affronta situazioni simili.
Bruno Trentin e la sua lotta contro l’azzardo
Bruno Trentin è un ex giocatore d’azzardo patologico che oggi è impegnato nella lotta contro questa dipendenza con la sua associazione di volontariato Mi Ripiglio – SOS Gioco d’Azzardo
Massimiliano, l’azzardo e Giocatori Anonimi
Massimiliano è stato un giocatore d’azzardo per gran parte della sua vita. Oggi sono più di 11 anni che non gioca, grazie all’incontro e alla frequentazione di Giocatori Anonimi. La sua è una intensa testimonianza che dimostra perché il gioco d’azzardo non è un divertimento, non è un vizio e soprattutto non è un gioco.
Alessandra Mureddu, ex giocatrice e autrice del libro ‘Azzardo’
Alessandra Mureddu ha scritto ‘Azzardo’ perché la sua storia di dipendenza dal gioco possa essere d’esempio a tante persone che come lei sono cadute nella trappola dell’azzardo
Ci vuole un’altra vita per recuperare quello che ho perso al gioco
Davide, ex giocatore d’azzardo patologico, racconta che il suo cervello ormai era drogato dal gioco: “Mi sono ridotto a cercare nel salvadanaio dei miei figli qualche monetina”.

Mio padre era il mio eroe. Poi ho scoperto che era malato di gioco d’azzardo – La storia di Margherita
Cosa succede quando scopri che l’eroe della tua infanzia è un uomo malato, distrutto dal gioco d’azzardo? Margherita ce lo racconta con una lucidità disarmante. La sua è la storia di una figlia che ha visto la propria famiglia sgretolarsi sotto il peso dei debiti, delle bugie, della solitudine. Ma anche la storia di un uomo che, toccato il fondo, ha trovato la forza di chiedere aiuto. E di una famiglia che ha avuto il coraggio di rialzarsi, “24 ore alla volta”
CHIEDI SUPPORTO
Chi chiamare e dove andare per chiedere aiuto, quando si ha un problema con l’azzardo o quando si ha un familiare che sta dedicando troppo tempo al gioco.
Segui il nostro Podcast
Cercheremo di capire quanto il gioco d’azzardo incide sulle vite di tutti noi. Affronteremo il tema dal punto di vista sanitario ed economico, cercando di capire se ci sono delle tecniche che permettono di ottenere vincite facili e vedremo come le mafie si sono sempre di più impadronite anche di questo mercato.
Questo podcast è realizzato da Avviso Pubblico e dalla Fondazione Adventum, grazie ai fondi dell’otto per mille della Chiesa Avventista ed è distribuito da Altreconomia
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I fattori di rischio per la dipendenza da gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo patologico non è una mancanza di volontà, ma una malattia complessa influenzata da fattori biologici, psicologici e sociali. L’accesso facilitato ai giochi, le vincite iniziali, l’isolamento, eventi traumatici, disturbi mentali e tratti come impulsività e bassa autostima aumentano la vulnerabilità alla dipendenza. Anche la neurobiologia gioca un ruolo chiave: disfunzioni nel sistema di gratificazione cerebrale alterano il modo in cui il cervello reagisce a vincite e perdite, rinforzando il comportamento compulsivo. La disregolazione emotiva e la mancanza di educazione finanziaria aggravano il rischio. La prevenzione richiede consapevolezza, supporto e attenzione ai segnali precoci