Donne e Gioco d’Azzardo

da | 7 Marzo 2025

In occasione dell’8 Marzo, è fondamentale fare luce su un aspetto del gioco d’azzardo spesso trascurato: il rapporto tra donne e gioco d’azzardo. Seppur il fenomeno del gioco venga tradizionalmente associato agli uomini, negli ultimi decenni è emerso che anche le donne sono coinvolte in modo crescente nella trappola dell’azzardo. Tuttavia i motivi che le spingono a giocare e i percorsi di cura necessari sono significativamente diversi tra i due sessi. Come d’altronde accade per ogni tipo di dipendenza sia comportamentale che da sostanza.

Le differenze nel comportamento di gioco tra uomini e donne possono essere spiegate sia da fattori biologici che socio-culturali. Biologicamente, le donne sono più vulnerabili ad ansia e depressione, condizioni che possono essere esacerbate da fluttuazioni ormonali. A questo si aggiungono fattori socioculturali: la società, infatti, impone alle donne una serie di aspettative relative al loro ruolo che possono generare stress e un maggiore ricorso al gioco come fosse un antidepressivo o un tranquillante.

Differenze di genere nel comportamento di gioco

Le donne tendono a giocare per motivi diversi rispetto agli uomini. Mentre gli uomini sono spesso attratti dal gioco come un’opportunità per guadagnare denaro o comunque spinti dalla ricerca di emozioni forti e scariche di adrenalina, le donne, più frequentemente, giocano come una via di fuga dalle difficoltà della vita quotidiana, da relazioni familiari disfunzionali o dalla solitudine. Questo comportamento di evasione è particolarmente accentuato in contesti familiari di violenza psicologica o fisica, dove il gioco d’azzardo può sembrare una soluzione momentanea ai problemi. La natura introspettiva di molte giocatrici d’azzardo le spinge a preferire giochi come le slot-machine, i gratta e vinci e, in alcuni casi, il bingo, che permettono loro di sfuggire ai pensieri quotidiani.

Come afferma Fulia Prever, psicoterapeuta esperta in gioco d’azzardo e fra le prime in Italia ad occuparsi della differenza di genere nelle dipendenze, «le donne amano troppo anche in relazioni che non sono sane. In tali contesto il gioco d’azzardo può diventare una forma di autoterapia, un tentativo di alleviare le tensioni interne e le difficoltà familiari. Il gioco si trasforma così da un passatempo a un problema maggiore, intrappolando le donne in un circolo vizioso di dipendenza che le spinge a rischiare il benessere economico e psicologico, pur di ottenere una momentanea sensazione di sollievo».

I giochi d’azzardo preferiti dalle donne

Le donne tendono a preferire giochi come le slot-machine, il gratta e vinci e il bingo che forniscono una sorta di evasione mentale. Le donne di una certa età, che rappresentano una parte significativa della popolazione di giocatrici, continuano ad essere attratte dal bingo, che offre anche una dimensione sociale, permettendo loro di interagire con altre persone. Le scommesse sportive, al contrario, sono meno popolari tra le donne. Nonostante le donne rappresentino una minoranza nel gioco d’azzardo online, le industrie del gioco stanno sviluppando prodotti mirati specificamente per il pubblico femminile.

L’età media delle giocatrici d’azzardo tende a essere più alta rispetto agli uomini, in parte a causa della minore presenza femminile nelle piattaforme di gioco online, che sono meno adatte alle preferenze delle donne. Inoltre, il gioco d’azzardo, come comportamento problematico, è spesso legato a un tentativo di fuga da difficoltà quotidiane. Molte donne che sviluppano una dipendenza dal gioco sono adulte e affrontano situazioni di vulnerabilità economica, sociale e familiare. Non è raro che queste donne abbiano subito traumi, che possono includere esperienze di violenza psicologica o fisica.

L’impatto economico e lo stigma di genere

Un altro aspetto che distingue il vissuto femminile del gioco d’azzardo è il carico economico che comporta. Le donne, sebbene gestiscano spesso le finanze familiari, hanno generalmente minori risorse economiche rispetto agli uomini, il che rende il rischio di indebitamento più rapido. 

La pressione economica, insieme alla difficoltà di chiedere aiuto, alimenta il senso di colpa che molte donne provano quando si trovano a mettere in pericolo la stabilità economica della famiglia. Questo sentimento è amplificato dallo stigma sociale che ancora oggi colpevolizza maggiormente una donna rispetto a un uomo, soprattuto se moglie e madre. Questo le spinge spesso a nascondere il problema, evitando di chiedere aiuto.

Eppure oggi il gioco d’azzardo non è più solo un fenomeno tipicamente o in stragtrande maggioranza maschile. Le slot machine, i gratta e vinci e altri giochi come il bingo e il lotto – fisici e online – sono diventati appetibili per molte donne, peraltro sempre più giovani.

Perché le donne giocano meno degli uomini?

Sebbene i dati esatti siano difficili da ottenere, è noto che le donne tendono a giocare meno degli uomini, sia per una maggiore consapevolezza dei rischi sia per lo stigma sociale che ancora circonda la figura della donna giocatrice. Le donne, infatti, sono più riluttanti ad assumere comportamenti rischiosi, tendendo a limitare il loro coinvolgimento in attività come il gioco d’azzardo. Tuttavia, il gioco sta diventando sempre più una pratica normalizzata, simile a quella di altri comportamenti come il fumo o l’alcol, e molte donne oggi hanno meno remore ad avvicinarsi all’azzardo. Nonostante questo, continua ad esserci un forte senso di vergogna che rende difficile per molte donne chiedere aiuto. Inoltre, poiché nelle famiglie è spesso la donna a prendersi cura degli altri, non di rado le donne che si rivolgono ai servizi di supporto non hanno il sostegno della famiglia.

L’importanza del supporto specifico

Quando si parla di donne con problemi legati al gioco d’azzardo, è essenziale considerare l’importanza di percorsi di cura pensati ad hoc per loro e di un ambiente che le sappia accoglierle nel modo adeguato. Se le motivazioni che portano alla dipendenza sono in gran parte legate al genere, lo sono anche le cure. 

Risultano utili gruppi di supporto dedicati esclusivamente alle donne che offrono un luogo sicuro dove condividere esperienze, trovare sostegno e affrontare il percorso insieme a chi ci è affine.

Un aspetto fondamentale del trattamento che Fulvia Prever non manca mai di sottolineare è il lavoro sulle relazioni. Spesso il gioco d’azzardo è il sintomo di problematiche più profonde, legate a relazioni familiari conflittuali, stress emotivo o situazioni di violenza. Aiutare le donne a capire le dinamiche relazionali che le legano al gioco è perciò un passo cruciale per il recupero. Solo quando le donne riescono a recuperare un equilibrio nelle loro relazioni e nella loro vita emotiva, possono realmente liberarsi dalla dipendenza.

Lo ha dimostrato anche la ricerca condotta da Fulvia Prever insieme a colleghe e colleghi di altri Paesi: la terapia dovrebbe partire dalle esperienze individuali, ascoltando le motivazioni che spingono al gioco, e solo successivamente lavorando sulle dinamiche che perpetuano la dipendenza.

Una cura women friendly

Il gioco d’azzardo femminile è un fenomeno in crescita che richiede un’attenzione specifica, sia da parte delle istituzioni che della società in generale. Le donne, più degli uomini, sono coinvolte in dinamiche relazionali complesse che spesso portano a un utilizzo problematico del gioco d’azzardo come via di fuga. È fondamentale che il supporto offerto sia sensibile alle differenze di genere e che le donne possano trovare percorsi terapeutici pensati per loro, che non solo affrontino la dipendenza, ma che aiutino a risolvere i problemi che l’hanno scatenata. In occasione della Festa della Donna, è un buon momento per condividere questa conspevolezza.

0 commenti

Invia un commento

Articoli e approfondimenti

Articoli recenti

Il Senato propone di abolire il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo: un pericoloso passo indietro

La VII Commissione Cultura del Senato il 5 marzo 2025 ha approvato una risoluzione che invita il Governo a valutare l’abolizione del divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, previsto dal Decreto Dignità. La misura viene giustificata con la necessità di sostenere il sistema calcio. L’articolo analizza le criticità della proposta e gli effetti che potrebbe avere sulla dipendenza da gioco, sul riciclaggio mafioso e sulla salute pubblica.

Settimana della Prevenzione 2025: evento contro il gioco d’azzardo e le dipendenze

La Settimana della Prevenzione delle Dipendenze Comportamentali e del Gioco d’Azzardo Patologico torna dal 10 al 14 marzo 2025 con la sua terza edizione, promossa dall’Ulss6 Euganea. L’evento, intitolato “Connettiamoci: la rete come patrimonio di salute”, ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra cittadini e professionisti della salute nella prevenzione delle dipendenze, con particolare attenzione al gioco d’azzardo patologico

storie di gioco

La storia di una moglie che combatte l’azzardo insieme al marito

La storia di Valentina, moglie di un giocatore d’azzardo patologico, racconta il difficile percorso di una famiglia per superare la dipendenza dal gioco. Tra momenti di crisi e speranza, il loro cammino dimostra che con il giusto aiuto e una rete di supporto si può ritrovare la luce in fondo al tunnel. Una testimonianza di forza, resilienza e amore per ispirare chi affronta situazioni simili.

Azzardo Live

i nostri esperti

Il Senato propone di abolire il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo: un pericoloso passo indietro

La VII Commissione Cultura del Senato il 5 marzo 2025 ha approvato una risoluzione che invita il Governo a valutare l’abolizione del divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, previsto dal Decreto Dignità. La misura viene giustificata con la necessità di sostenere il sistema calcio. L’articolo analizza le criticità della proposta e gli effetti che potrebbe avere sulla dipendenza da gioco, sul riciclaggio mafioso e sulla salute pubblica.

Settimana della Prevenzione 2025: evento contro il gioco d’azzardo e le dipendenze

La Settimana della Prevenzione delle Dipendenze Comportamentali e del Gioco d’Azzardo Patologico torna dal 10 al 14 marzo 2025 con la sua terza edizione, promossa dall’Ulss6 Euganea. L’evento, intitolato “Connettiamoci: la rete come patrimonio di salute”, ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra cittadini e professionisti della salute nella prevenzione delle dipendenze, con particolare attenzione al gioco d’azzardo patologico

Compagni di gioco

Settimana della Prevenzione 2025: evento contro il gioco d’azzardo e le dipendenze

La Settimana della Prevenzione delle Dipendenze Comportamentali e del Gioco d’Azzardo Patologico torna dal 10 al 14 marzo 2025 con la sua terza edizione, promossa dall’Ulss6 Euganea. L’evento, intitolato “Connettiamoci: la rete come patrimonio di salute”, ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra cittadini e professionisti della salute nella prevenzione delle dipendenze, con particolare attenzione al gioco d’azzardo patologico

Iscriviti alla newsletter