Boom delle dipendenze, ma in pochi chiedono aiuto

da | 27 Gennaio 2024

Se hai un problema di dipendenza e ti rivolgi a uno dei servizi territoriali dedicati, ossia i Ser.D, non avere paura di venire additato come ‘un tossico’. Gli anni Novanta sono finiti, ma le dipendenze no; e purtroppo il percepito delle persone fatica ad evolversi.

Oggi le dipendenze si sono moltiplicate e non solo quelle da sostanza (droghe, alcol, tabacco, psicofarmaci) ma anche quelle comportamentali (azzardo, internet, cibo, shopping, sesso, lavoro…).

Eppure, nonostante l’informazione che dovrebbe contribuire a diminuire lo stigma sociale, ad aumentare la sensibilizzazione, ancora troppe persone con dipendenza non chiedono aiuto.

Dobbiamo invece essere consapevoli che le dipendenze oggi riguardano trasversalmente tutta la popolazione, a qualsiasi ceto sociale, economico e culturale appartenga. Si tratta di un vero e proprio problema di salute pubblica.

Nessuno si salva, se non chiede aiuto

Ai Servizi per le dipendenze patologiche (Ser.D) diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale si accede direttamente, cioè senza l’impegnativa del medico e senza lista di attesa; nel giro di 48-72 ore viene fissato il primo incontro che è gratuito. Si prende appuntamento di persona, al telefono o via mail, e si può chiedere di mantenere l’anonimato.

dipendenze comportamentali

L’equipe terapeutica è multidisciplinare, dunque è generalmente  formata da psichiatra, tossicologo, psicoterapeuta, educatore, assistente sociale e infermiere. Spesso ci sono anche i collegamenti con
i centri anti-usura o comunque con avvocati ed esperti che aiutano nei casi di sovraindebitamento. Il problema delle dipendenze infatti è complesso e va affrontato su più fronti, sanitario, psicologico e sociale.

I percorsi terapeutici sono sempre a scopo riabilitativo individuale, anzitutto a livello ambulatoriale.
Se necessario vengono anche offerti trattamenti farmacologici per controllare per esempio i sintomi di astinenza,o con psicofarmaci, soprattutto quando è necessario anche un percorso di psicoterapia che può essere sia individuale che di gruppo. I Ser.D. mettono poi a disposizione anche percorsi di psicoeducazione
per aiutare a prendere coscienza della condizione patologica e a gestire sintomi che sono rivolti in modo dedicato anche ai familiari che sappiamo essere parte integrante nel percorso di cura di chi soffre di addiction, ma che allo stesso tempo hanno bisogno a loro volta di un supporto. Importanti sono anche i gruppi di mutuo aiuto sia per chi è malato sia per i familiari.

dipendenze comportamentali

Quando si rileva necessaria una riabilitazione più intensiva, allora la persona  con dipendenza viene indirizzata a un centro che può essere diurno oppure di ricovero per un periodo di tempo limitato.

Dove chiedere aiuto

l Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha realizzato piattaforme interattive dedicate alla dipendenza da fumo, da cibo, da internet e da gioco d’azzardo, con le mappe sui centri di aiuto a cui rivolgersi, materiale informativo e numeri verde che offrono ascolto e counseling:

Per ogni centro selezionato si forniscono indirizzo, contatti, sito web, orari, responsabile, equipe, tipo di trattamenti offerti e modalità di accesso. L’elenco dei servizi per le dipendenze (Serd/Sert), distinti per Regione, è disponibile invece sul portale del dipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri (www.politicheantidroga.gov.it).

0 commenti

Articoli e approfondimenti

Articoli recenti

Gioco d’azzardo e disuguaglianze sociali

Riassunto
Il gioco d’azzardo non è solo un vizio individuale: è un fenomeno che amplifica le disuguaglianze sociali. Colpisce soprattutto chi ha meno risorse economiche e culturali, alimentando debiti, isolamento e sofferenza. Studi recenti lo definiscono una vera e propria “tassa sulla povertà”, che pesa sulle famiglie fragili e sulle nuove generazioni

Minori coinvolti nel gioco d’azzardo: il ruolo chiave della famiglia

I minori sono sempre più coinvolti nel gioco d’azzardo sia direttamente sia come figli di genitori dipendenti. Quali sono le conseguenze e come possiamo proteggerli? Ne parliamo con Sabrina Molinaro, epidemiologa e responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa che ci aiuta a inquadrare il fenomeno con consigli pratici per le famiglie.

storie di gioco

Scopri la storia di Giulia: dalla disperazione al recupero

Giulia, moglie di un giocatore d'azzardo compulsivo, condivide la sua esperienza di vita con un video toccante e sincero. Una nuova storia di gioco che è anche una testimonianza utile per altre persone che convivono con giocatori o giocatrici d’azzardo problematici o patologici, Giulia ci racconta la sua lotta contro la dipendenza del marito e [...]

La storia di una moglie che combatte l’azzardo insieme al marito

La storia di Valentina, moglie di un giocatore d’azzardo patologico, racconta il difficile percorso di una famiglia per superare la dipendenza dal gioco. Tra momenti di crisi e speranza, il loro cammino dimostra che con il giusto aiuto e una rete di supporto si può ritrovare la luce in fondo al tunnel. Una testimonianza di forza, resilienza e amore per ispirare chi affronta situazioni simili.

Azzardo Live

Gioco d’azzardo e disuguaglianze sociali

Riassunto
Il gioco d’azzardo non è solo un vizio individuale: è un fenomeno che amplifica le disuguaglianze sociali. Colpisce soprattutto chi ha meno risorse economiche e culturali, alimentando debiti, isolamento e sofferenza. Studi recenti lo definiscono una vera e propria “tassa sulla povertà”, che pesa sulle famiglie fragili e sulle nuove generazioni

i nostri esperti

Gioco d’azzardo e disuguaglianze sociali

Riassunto
Il gioco d’azzardo non è solo un vizio individuale: è un fenomeno che amplifica le disuguaglianze sociali. Colpisce soprattutto chi ha meno risorse economiche e culturali, alimentando debiti, isolamento e sofferenza. Studi recenti lo definiscono una vera e propria “tassa sulla povertà”, che pesa sulle famiglie fragili e sulle nuove generazioni

Minori coinvolti nel gioco d’azzardo: il ruolo chiave della famiglia

I minori sono sempre più coinvolti nel gioco d’azzardo sia direttamente sia come figli di genitori dipendenti. Quali sono le conseguenze e come possiamo proteggerli? Ne parliamo con Sabrina Molinaro, epidemiologa e responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa che ci aiuta a inquadrare il fenomeno con consigli pratici per le famiglie.

Compagni di gioco

Come le fasi della dipendenza da azzardo coinvolgono la famiglia

La dipendenza da gioco segue fasi precise che impattano profondamente anche sulla vita dei familiari. Riconoscerle è il primo passo per affrontarle. Ne parliamo con Cristina Sovarzi, psicoterapeuta specializzata nella cura delle dipendenze e punto di riferimento per tante persone e tante famiglie con problemi di dipendenza. Far emergere il quadro clinico della dipendenza in [...]

8x1000 avventista

Se questo è un gioco è un progetto finanziato grazie ai fondi Otto per mille della Chiesa Avventista. Clicca qui per saperne di più.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.