Notizie sparse dal mondo del gioco d’azzardo.
Prima notizia: un paio di settimane fa il sottosegretario all’Economia Federico Freni, in risposta a una interrogazione presentata alla Camera dei Deputati, ha dichiarato che la Raccolta – l’insieme delle giocate registrate nel comparto legale dell’azzardo – dal 1° gennaio al 31 luglio 2024 ammonta a circa 90 miliardi di euro. Una media di poco meno di 13 miliardi al mese.
Non bisogna essere dei matematici per immaginare che, a fine anno, si dovrebbe ampiamente sfondare quota 150 miliardi. Ritoccando ulteriormente il già inquietante record registrato nel 2023, quando il contatore pare si sia fermato a 147,7 miliardi di euro (al netto del gioco illegale e clandestino). Prendendo in considerazione la sola popolazione maggiorenne residente in Italia, abbiamo un consumo pro-capite d’azzardo superiore ai 3.000 euro, circa due mesi di uno stipendio medio nel nostro Paese.
Seconda notizia: un paio di giorni fa la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) ha suggerito ai propri associati di fare “scorta di Gratta e Vinci”, visto l’avvicinarsi “di periodi di forte domanda come il black friday e le festività natalizie” e le “condizioni meteorologiche avverse” che“potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione, causando blocchi nelle consegne e ritardi che rischiano di allungarsi su tutto il periodo critico”.
L’enorme offerta di “grattini” non regge il passo con la domanda, se un colosso come la FIT deve esortare la propria rete a fare scorta, persino causa maltempo. I Gratta e Vinci nella nostra società sono ormai un bene di prima necessità, alla stregua di pane, pasta, sale, zucchero…
Terza notizia: nella manovra finanziaria per il 2025 appena varata dal Governo, l’esecutivo ha ulteriormente aumentato l’offerta di gioco d’azzardo. «Dal 2025 nella giornata del venerdì ci sarà una estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto. Se tale estrazione aggiuntiva ricorre in un giorno di festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio nazionale sarà posticipata al primo giorno feriale successivo ovvero, in casi eccezionali, è anticipata al primo giorno feriale antecedente, con provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle dogane, garantendo la continuità progressiva dei concorsi».
Vale la pena ricordare che esistono già quattro estrazioni settimanali del Lotto e del Superenalotto (martedì, giovedì, venerdì e sabato), senza dimenticare il famigerato 10eLotto (frequenza plurigiornaliera, intervallate da un tempo non inferiore a 5 minuti fra l’una e l’altra).
Quarta notizia: in risposta ad una interrogazione sulla legge – entrata in vigore nel 2019 – che regolamenta il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo e che viene spesso aggirata (vedi il caso del nuovo sponsor dell’Inter), il Ministro per lo Sport e i Giovani ha espresso «la necessità di ripensare insieme le disposizioni del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, nella parte che vieta la pubblicizzazione tout court, di giochi e scommesse se con vincite di denaro nonché il gioco d’azzardo, al fine di consentire alla pubblicità di concorrere al contesto dei fenomeni ludopatici oltre che all’affermazione delle tutele nei confronti del gioco legale».
Par di capire che sarà sufficiente tornare a pubblicizzare l’azzardo per sconfiggere, ridimensionare o arginare tanto la dipendenza dallo stesso,quanto gli interessi mafiosi e criminali nel comparto (legale ed illegale). Strano che non ci sia riuscita prima del 2019…
Oltre a queste edificanti novità, forse può essere utile rinfrescare un vecchio dato.
Nell’ormai lontano 2018, quando la Raccolta di gioco d’azzardo era “appena” di 106 miliardi di euro (e non era ancora esploso il consumo d’azzardo online) nel nostro Paese erano presenti un milione e mezzo di persone con le caratteristiche del giocatore “problematico”, ovvero colui che fatica a gestire il tempo da dedicare al gioco, a controllare quanto spende, alterando i comportamenti familiari e sociali.
Non solo: altri 1,4 milioni di giocatori erano considerati “a rischio moderato”, giocatori che avendo per la maggior parte del tempo uno o più comportamenti dei giocatori problematici, potrebbero avere conseguenze negative.
Sono complessivamente 3 milioni di persone.
Così, tanto per dire…
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