Gioco d'azzardo
Il GLossario
Il glossario di Se questo è un gioco è la guida completa di tutte le parole che è utile conoscere per sapere cosa succede quando si gioca d’azzardo. Facile da consultare e sempre a portata di mano.
GIOCO
La Treccani definisce così la parola gioco: «Si chiama gioco qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti per puro divertimento. In alcuni casi il termine è sinonimo di sport».
Ciò che è gioco dunque:
– incentiva la creatività, per esempio nell’adozione di strategie di vincita e nell’adrenalina della sfida
– incoraggia la socialità, in quanto l’atto ludico esprime tutto il proprio potenziale attraverso il confronto, la condivisione e anche la sfida con gli altri
– permette la creazione di legami personali, di relazioni buone
– consente il coinvolgimento di molte risorse personali, perché implica la ‘messa in gioco’ di più competenze
– è un atto libero
– ha un valore educativo perché insegna il rispetto delle regole, il significato dei ruoli, la verifica dei propri limiti e il tentativo di superarli, la fatica e l’allenamento.
Il gioco, dunque, fa bene e fa star bene. Per tutti questi motivi l’azzardo non è un gioco.
GIOCO D’AZZARDO
La parola viene dal francese hazard che a sua volta deriva dall’arabo azzahr che significa ‘dado’. La Treccani definisce il gioco d’azzardo come “un’attività a scopo di lucro la cui vincita o perdita dipende in maniera esclusiva da imprevedibilità e non dall’abilità del giocatore”. È stato ormai ampiamente dimostrato da studi teorici e da osservazioni pratiche che il gioco d’azzardo, in tutte le sue forme e declinazioni, non è un gioco, in quanto non stimola la creatività di chi gioca e non incoraggia la socialità. Si gioca sempre da soli e più si gioca più ci si isola. Il gioco d’azzardo non favorisce lo sviluppo di nessuna abilità, inoltre non c’entra la fortuna. Sono ormai state smascherate tutte le convinzioni/credenze in merito a strategie, combinazioni ricorrenti, metodi matematici, numeri vincenti… Il gioco d’azzardo è l’opposto della liberà e della salute. Infine con l’azzardo non ci si arricchisce.
GIOCO PUBBLICO
L’espressione gioco pubblico viene usata per indicare il comparto economico e produttivo del gioco lecito in Italia, ossia la filiera del gioco di Stato. Altrimenti definitivo anche gioco legale.
GIOCO SICURO
Gioco sicuro è la dicitura che il comparto istituzionale italiano ha adottato per riferirsi al gioco d’azzardo, insistendo sulla legalità del gioco. Se, infatti, giochi all’interno del comparto legale e certificato ADM non rischi di perdere denaro nei circuiti illegali. Questo è vero. Tuttavia, nel momento in cui giochi, anche se in modo legalmente sicuro, perdi comunque i tuoi soldi e rischi di diventare un giocatore problematico o peggio ancora patologico.
GIOCO RESPONSABILE
Il gioco responsabile è un insieme di misure istituzionali e sanitarie che mirano a ridurre la diffusione delle abitudini eccessive di gioco. Tuttavia, il gioco responsabile, quando si tratta di azzardo, è un paradosso, in quanto per essere davvero tale non dovrebbe essere giocato. Per essere responsabile un gioco deve essere prima di tutto essere consapevole, quindi chi gioca deve essere informato correttamente, mentre chi offre il gioco d’azzardo parla ancora di ‘fortuna’ o addirittura di ‘calcolo matematico predittivo’, quando ormai si sa che le vincite – o meglio le perdite – sono prestabilite da calcoli algoritmici e statistici ad hoc. Il gioco responsabile, dunque, presuppone la conoscenza dei rischi sia sulla perdita matematica di denaro sia sul Disturbo da Gioco d’Azzardo. Chi gioca perde soldi e rischia di diventare dipendente dall’azzardo. Quale scelta responsabile può essere quella di affrontare un rischio certo? Sarebbe come dire “fuma responsabilmente, ubriacati responsabilmente, drogati responsabilmente”.
GIOCO EQUO
Si verifica quando il prezzo del gioco è uguale alla speranza matematica della vincita, cioè se alla fine i giocatori non hanno né guadagnato né perso nulla, ovvero se la speranza matematica totale è nulla. Il gioco d’azzardo non può per sua nature essere mai equo, proprio perché viene concepito in modo da far vincere sempre il banco.
BANCO
Il banco è ciò che sta dall’altra parte del giocatore, è il vero sfidante di chi gioca d’azzardo. Il banco è rappresentato da chiunque offre un servizio di gioco d’azzardo. Il banco, anche quando eroga denaro, in realtà sta vincendo. Il banco vince sempre perché tutti i giochi, sia quelli fisici sia quelli online, sono studiati, programmati e realizzati per portare denaro il banco.
TULPS
TULPS sta per Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che contiene un’intera sezione dedicata alle attività del gioco d’azzardo, definito gioco pubblico, dove vengono disciplinati gli apparecchi da intrattenimento come le slot machine, nonchè le disposizioni riguardanti le autorizzazioni delle sale giochi che vengono rilasciate dalla Questura.
LEGGE SUL GIOCO D’AZZARDO
In Italia non esiste una legge che regoli il gioco d’azzardo. Il gioco d’azzardo, infatti, è vietato dal nostro Codice penale, salvo deroghe decise dai Governi che hanno il potere di inserire determinati giochi tra quelli autorizzati. Attualmente in Italia è dunque assente una normativa organica sul gioco d’azzardo. Per regolamentarlo vengono inserite di volta in volta alcune norme nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), nelle leggi statali, nei regolamenti delle amministrazioni come l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nelle leggi regionali, nei regolamenti e nelle ordinanze comunali.
GIOCHI LECITI
I giochi leciti sono i giochi d’azzardo consentiti dalle normative di legge, quindi sono quelli autorizzati dallo Stato e certificati ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).
ADM
ADM sta per Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è una delle tre agenzie fiscali al servizio del Ministero delle Finanze ed è l’organo che garantisce il controllo della fiscalità sulle imposte di fabbricazione e sul consumo, sui dazi doganali e sui regimi di monopolio. Di fatto l’ADM è l’autorità istituzionale che in Italia regola e vigila nel campo delle Energie, delle dogane e del consumo di alcol, tabacco e gioco che ADM chiama gioco pubblico, ma che sappiamo essere il gioco d’azzardo.
Nel campo del gioco ADM:
– gestisce il mercato delle concessioni, ossia dei permessi rilasciati a chi gestisce luoghi fisici o online di gioco
– riscuote le tasse dagli esercenti
– vigila per contrastare il gioco illegale e le infiltrazioni mafiose
– redige e pubblica il libro Blu, ossia il rapporto statistico sul gioco d’azzardo in Italia.
I funzionari ADM sono riconosciuti come ufficiali/agenti di Polizia Giudiziaria e Tributaria. Un gioco d’azzardo certificato ADM significa che è legale.
LA FILIERA DEL GIOCO
La filiera del gioco è l’insieme che comprende le principali attività, tecnologie, servizi e organizzazioni che concorrono alla commercializzazione del gioco: produttori e distributori in estrema sintesi. Tutta la raccolta è riservata allo Stato mentre le imprese hanno l’autorizzazione a operare dal MEF, il ministero dell’Economia e delle Finanze e quindi dall’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Più nel dettaglio, in cima alla piramide della filiera troviamo proprio il Ministero dell’Economia e delle Finanze che disciplina il comparto industriale, a seguire l’ADM che garantisce legalità e sicurezza, quindi i concessionari – al 90% multinazionali straniere – che detengono il nulla osta di esercizio e a seguire i gestori che sono le aziende – per lo più italiane – che raccolgono il denaro per conto dello Stato; infine ci sono gli esercenti, ossia i titolari di bar, tabaccherie e sale da giochi.
GESTORE DI GIOCO D’AZZARDO
Richiede il nulla osta ai concessionari, si occupa della manutenzione e della assistenza delle apparecchiature come le slot machine, è responsabile della raccolta del denaro di cui deve garantire la sicurezza e si occupa del versamento quindicinale del PREU, ossia il Prelievo Erariale Unico.
PREU
PREU sta per Prelievo Erariale Unico, ossia la tassa versata allo Stato sugli apparecchi da intrattenimento come le slot machine, in modo proporzionale alle somme giocate e ad alcune vincite. Il PREU viene ritirato dai gestori, ossia dalle aziende che raccolgono il denaro del gioco per conto dello Stato e lo versano ogni 15 giorni.
RETE FISICA
La rete fisica del gioco d’azzardo è costituita dai luoghi in cui non si gioca online: punti vendita sui territori (bar, tabacchi…), sale bingo, sale slot, punti scommesse. Tutti questi punti della rete fisica devono avere la licenza di pubblica sicurezza per poter esercitare, devono cioè far parte della filiera del gioco legale.
RACCOLTA
La raccolta è l’insieme delle puntate, ossia dei soldi giocati dalle persone in Italia in una anno solare.
SPESA
La spesa è la raccolta, ossia l’insieme dei soldi giocati, meno le vincite. Quindi la Spesa corrisponde a quanto in un anno tutti i giocatori hanno perso.
PAYOUT
Il payout è il calcolo percentuale di vincita di un determinato gioco. Per esempio, un payout al 90% significa che statisticamente ogni 100 euro puntati, il gioco ne restituisce 90. I 10 euro che restano (e che dunque che si perdono a prescindere) vanno nella filiera del gioco. Per esempio nelle slot machine il preimpostato all’interno di un microchip. A norma di legge payout minimo per le slot da bar, chiamate anche AWP (Amusement with Prize) è ormai fissato al 68%; quello delle videolottery o VLT è fissato all’84% mentre quello delle slot online è del 93%. Il Payout si chiama anche RTP (Return to Player), ossia ritorno al giocatore.
RTP
L’RTP sta per Return to Player, ossia ritorno al giocatore, ed è il tasso di vincita, cioè la percentuale di puntate che mostra quanto un gioco restituisce ai giocatori nel lungo periodo. Più alto è questo numero, più soldi i giocatori recuperano. Ogni gioco disponibile nelle sale da gioco online ed in particolare ogni slot machine online dispone di un RTP che spesso viene chiamato anche Payout . Ad esempio, un RTP pari al 90% significa che ogni euro scommesso del giocatore determinerà una vincita di 90 centesimi: questo almeno sulla carta, perché in realtà le cose non vanno a favore del giocatore. A norma di legge l’RTP minimo per le slot da bar, chiamate anche AWP (Amusement with Prize) è ormai fissato al 68%; quello delle videolottery o VLT è fissato all’84% mentre quello delle slot online è del 93%. Il Payout si chiama anche RTP (Return to Player), ossia ritorno al giocatore.
TICKET REDEMPTION
Gli apparecchi di gioco e i congegni attivabili con moneta, con gettone o con altri strumenti elettronici di pagamento e che possono distribuire tagliandi direttamente e immediatamente dopo la conclusione di una partita.
SLOT MACHINE O NEW SLOT
Sono gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro che si trovano nei pubblici esercizi (bar, tabacchi, sale ad hoc). Consentono puntate massime di 1 euro e una vincita massima di 100 euro.
AWP
AWP sta per Amusement with Prize, ossia divertimento a premi. Si tratta delle classiche slot machine da bar che sono collegate al proprio concessionario e in base alla legge italiana possono stare in locali aperti al pubblico, come bar, pub, ristoranti, tabacchi, agenzie di scommesse, sale bingo, sale lotto, alberghi etc. Devono avere un Payout o RTP stabilito dalla manovra finanziaria di fine 2018 che è stato fissato al 68%. La puntata massima in queste macchinette è pari a 1 €. Non si possono inserire banconote, la vincita massima è di 100 € e non vi è alcun jackpot.
VLT O VIDEOLOTTERY
Sono una evoluzione delle tradizionali slot machine, sono touch screen e sono dei terminali connessi a un sistema di gioco centrale. Non possono essere collocate negli esercizi aperti al pubblico come le AWP, ma possono essere posizionate solo in sale giochi dedicate. Si tratta di macchine collegate in rete tra loro, alla stessa sala e poi anche a un server centrale. Quindi l’apparecchio fisico non è collegato a un gioco specifico.
Il payout o RTP è per legge stabilito all’84%. Le puntate possono variare da 0,10 a 10 € e la vincita massima con una giocata ammonta a 5.000€, inoltre le VLT possono far vincere due diversi jackpot. Uno è il montepremi di sala che può arrivare a 100.000 €. L’altro è il jackpot nazionale, a cui concorrono tutti gli apparecchi in rete e arriva a massimo 500.000 €.
VIDEOPOKER
Il termine videopoker viene erroneamente utilizzato per indicare le slot machine che si trovano nei pubblici esercizi italiani. In realtà tali apparecchi hanno un nome proprio che è quello di New Slot/slot machine (o, in termini burocratici, apparecchi da intrattenimento di cui al comma 6 lettera a del TULPS – Testo Unico di Pubblica Sicurezza. Nel gergo del settore, almeno in Italia, il termine videopoker è diventato sinonimo di apparecchio da gioco illegale.
BONUS
I bonus sono un’offerta economica generalmente fornita dai casinò online per i giocatori così da invogliarli a giocare e attrarne di nuovi. Possono venire erogati in diverse forme come accredito di denaro extra, giocate gratis o rimborsi.
Il bonus senza deposito non richiede un deposito sul conto, mentre il bonus di deposito significa denaro extra che il casinò accredita sul conto nel caso in cui un il giocatore paghi per questo.
Il codice bonus è un codice che può essere fornito da un casinò online quando si riceve un bonus, come denaro o giri gratuiti.
Il bonus di benvenuto è offerto ai nuovi giocatori che si iscrivono al casinò online; di solito include denaro bonus e scommesse gratuite.
LOTTERIE ISTANTANEE
Le lotterie istantanee sono giochi come il Gratta e Vinci che consentono di conoscere subito il risultato della giocata.
GAMBLING
Gioco d’azzardo in inglese si dice gamling, e il giocatore si chiama gambler. Il gambling disorder è il Disturbo da Gioco d’Azzardo.
NO SLOT
No Slot significa dire non al gioco d’azzardo in tanti modi, quello più ufficiale viene detto e fatto dagli esercenti che decidono di non installare le macchinette nel proprio locale e di non vendere Gratta e Vinci e simili, anche grazie alle forme di incentivazione che alcune Regioni e alcuni Enti locali, ossia i Comuni, prevedono come la riduzione dell’IRAP e di alcune imposte locali oppure l’erogazione di contributi ad hoc.
LEA
I LEA sono i Livelli Essenziali di Assistenza, ossia le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale deve fornire a tutti i cittadini gratuitamente o a fronte del pagamento del ticket. I LEA sono stati introdotti anche per la cura al Disturbo da Gioco d’Azzardo; quindi, chi ne è affetto ha diritto ad essere curato gratuitamente dal Sistema Sanitario Italiano. Dove? Presso i SER.D, ossia i Servizi per le Dipendenze territoriali.
SER.D
I Ser.D. sono i servizi pubblici per le dipendenze patologiche del Sistema Sanitario Nazionale che svolgono servizi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo per chi soffre da dipendenze sia da sostanza come droghe o alcol, sia da comportamento come il gioco d’azzardo. In generale attuano interventi di primo sostegno ed orientamento per gli assistiti e per le loro famiglie, specialmente nei confronti delle fasce giovanili della popolazione. In particolare, definiscono programmi terapeutici individuali da portare avanti nella propria sede operativa o in collaborazione con una comunità terapeutica accreditata.
GIOCHI A TOTALIZZATORE
Si tratta del sistema di scommesse con cui si raccolgono le puntate e si distribuisce la somma ai vincitori, dopo averne sottratto una percentuale che va allo Stato e alla filiera del gioco. Giochi a totalizzatore sono per esempio il Superenalotto, l’Eurojackpot o il Win For Life.
JACKPOT
Il jackpot è la somma che un giocatore può vincere a un gioco. Si chiama progressivo quando aumenta man mano, accumulando le puntate fatte dai diversi giocatori in un unico grande montepremi.
OSSERVATORIO SUL GIOCO D’AZZARDO
L’Osservatorio sul Gioco d’Azzardo è l’organismo consultivo del Ministro della Salute che si occupa di:
– monitorare la dipendenza dal gioco d’azzardo in Italia
– monitorare l’efficacia delle azioni di cura e di prevenzione
– aggiornare, sulla base delle evidenze scientifiche, le linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal disturbo da gioco d’azzardo
– valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave
L’Osservatorio è composto da composto da 24 membri, in rappresentanza dei Ministeri della Salute, dell’Economia, dell’Istruzione e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’ANCI, della Conferenza delle Regioni, delle organizzazioni dei consumatori, di associazioni e comunità terapeutiche impegnate nell’attività di contrasto della dipendenza da gioco.
Nel 2017 l’Osservatorio sul Gioco d’Azzardo ha definito le Linee guida per garantire prevenzione, cura e riabilitazione su tutto il territorio nazionale.
DISTURBO DA GIOCO D’AZZARDO
Il Disturbo da Gioco d’Azzardo, un tempo chiamato ludopatia, è la malattia causata dalla dipendenza dal gioco. Questa patologia ha in comune con le tossicodipendenze comportamenti compulsivi che producono effetti negativi sia nelle relazioni familiari, sociali e lavorative sia sulla salute in modo invalidante. Il Disturbo da Gioco d’Azzardo è inserito nel Diagnostic and Statistical of Mental Disorder riconosciuto ufficialmente come “pathological gambling” ed è classificato nella sezione Disturbi del Controllo degli Impulsi. Chi soffre di questa malattia fatica a gestire il tempo da dedicare al gioco, a controllare quanto spende, accusando problematiche fisiche che riguardano: ansia, depressione, insonnia, abuso di tabacco/alcol/droghe, disturbi gastrointestinali, problemi cardiaci, inappetenza, crisi di sudorazione, tremore, irrequietezza motoria.
LUDOPATIA
Ludopatia significa letteralmente “malattia del gioco” che un tempo veniva usata per indicare il Disturbo da Gioco d’Azzardo o Gioco d’Azzardo Patologico. Oggi viene considerata un termine non corretto, perché la parola latina ludum da cui deriva significa gioco e sappiamo che l’azzardo non è un gioco. Il termine, infatti, non esiste nella letteratura scientifica né viene usato in ambito medico, tanto che alcuni medici e ricercatori ritengono che tale termine sminuisca la gravità dell’azzardo, in quanto il suffisso ludo esprime un valore positivo più che indicare una patologia. Allora perché la parola ludopatia è così tanto diffusa? Il termine è stato introdotto con la Legge di stabilità 2010 e poi diffuso in modo indiscriminato dai media.
ADDICTION
Addiction significa ‘dipendenza’. Il Disturbo da Gioco d’Azzardo viene infatti definito come una dipendenza nel DSM-5, il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, ossia il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali che colloca tutte le dipendenze in un capitolo intitolato Disturbi correlati a sostanze e da addiction.
CRAVING
La parola craving significa desiderio insaziabile e si manifesta spesso come sintomo di una crisi di astinenza. Il craving è dunque il desiderio improvviso e incontrollabile di assumere una sostanza psicoattiva (droga, alcol) o un particolare alimento o di replicare un comportamento come giocare d’azzardo. Il craving si verifica sia quando si è in fase di dipendenza attiva sia quando si sta affrontando un percorso di recupero. Nel caso del gioco d’azzardo il craving può essere attivato se il giocatore viene esposto a sollecitazioni come una pubblicità sul gioco d’azzardo o dalle luci, suoni, colori di una slot machine.
GAMING E GAMING DISORDER
Il termina Gaming deriva da game (gioco) e in inglese significa giocare. Viene usato per indicare il videogaming e il gioco (non d’azzardo) online. Anche il gaming può però causare comportamenti problematici, nonché una vera e propria dipendenza, esattamente come il gambling. L’International Classification of Diseases dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il sistema per classificare le malattie e i disturbi, ai fini della ricerca epidemiologica e della gestione dei trattamenti clinici, ha inserito il gaming disorder, ossia la dipendenza da videogiochi, dovuta al gaming persistente e ricorrente sia online che offline, nel capitolo Disturbi mentali, comportamentali o dello sviluppo neurologico. E lo ha inserito subito dopo il gambling disorder, ossia il disturbo da gioco d’azzardo. Le persone colpite da gaming disorder, infatti, hanno una predisposizione maggiore al mondo videoludico rispetto a quello reale e per loro il gaming prende spesso il sopravvento sulle attività della vita di tutti i giorni. Alcuni studi scientifici hanno inoltre rilevato come l’industria dei videogiochi stia incorporando meccaniche simili all’azzardo con il rischio che i videogiochi diventino, per adolescenti e giovani in particolare, un canale di accesso privilegiato al gioco d’azzardo. A differenza di quanto avvenuto in altri Paesi europei, in Italia questo tema non è stato ancora regolamentato. I videogiochi sono pensati e programmati per accendere e facilitare reazioni dopaminergiche, ovvero indurre sensazioni di piacere, legando così il giocatore davanti allo schermo, perché vuole ripetere ciò che gli provoca piacere e questa ricerca di piacere innesca la dipendenza.
GAME DESIGN
Il game design è ciò che rende un gioco (in particolare un videogioco o un gioco online) un prodotto appetibile. Significa cioè progettare e mettere insieme tutte le componenti di un gioco in grado di divertire le persone, puntando su tutti i fattori che potenziano l’intrattenimento e l’esperienza ludica così da tenere il più a lungo possibile il giocatore nel gioco. Grafica, colori, movimento, suoni, ma anche storytelling tutto fa parte del game design che a sua volta fa parte anche della progettazione dei giochi d’azzardo.
GAMIFICATION
Come si legge sulla Treccani, la gamification è “l’utilizzo di meccanismi tipici del gioco e, in particolare, del videogioco (punti, livelli, premi, beni virtuali, classifiche), per rendere gli utenti o i potenziali clienti partecipi delle attività di un sito e interessarli ai servizi offerti” e andando a stimolare alcuni istinti primari di un essere umano: competizione, status sociale, compensi e successo. Si tratta di un insieme di regole mutuate dal mondo dei videogiochi che hanno l’obiettivo di applicare meccaniche ludiche ad attività che non hanno direttamente a che fare con il gioco; in questo modo è possibile influenzare e modificare il comportamento delle persone, favorendo la nascita ed il consolidamento di interesse attivo da parte degli utenti coinvolti verso il messaggio che si è scelto di comunicare, sia questo relativo all’incremento di performance personali o più in generale alle performance d’impresa. In parole semplici: trasformo in gioco ciò che gioco non è così da agganciarti. Ci sono molti contesti nei quali è possibile applicare quello che possiamo definire il “metodo” Gamification: un sito, un servizio, una comunità, un contenuto o campagna sono tutti contesti che possono essere “gamificati” (da “to gamify”) così da spingere l’interesse, il coinvolgimento e la partecipazione degli utenti, pingendoli a tornare su specifici contenuti proposti volontariamente e più volte nell’arco del tempo. La gamification può avere scopi positivi in quanto è stato scientificamente dimostrato che la componente ludica può agevolare la comprensione del mondo e stimolare comportamenti sociali virtuosi, oltre a servire a rendere migliori o più sopportabili quelle esperienze che normalmente non gratificano a sufficienza una persona. La gamification può essere applicata anche in modo dannosi come nel gioco d’azzardo.
USURA
L’usura è il prestito di denaro a interesse, ma in questo caso l’interesse è maggiore rispetto a quello corrente e legale. L’usura dunque è illegale.
BIAS COGNITIVI
I bias cognitivi sono giudizi o pregiudizi che non corrispondono alla realtà, ma che vengono sviluppati sulla base dell’interpretazione soggettiva della realtà. Il nostro cervello per sua natura dà una rappresentazione distorta e poco veritiera della realtà che ci circonda. Questa rappresentazione distorta nasce dal fatto che, di tutte le informazioni a cui siamo esposti, riusciamo a percepirne solo il 50%, e di queste, solo il 7% rimane impresso nella nostra mente. In altre parole, i pensieri (automatici e irrazionali), relativi a un evento o a una situazione, sono influenzati dagli “schemi cognitivi” presenti nel nostro cervello. Si chiamano bis e sono i modi di pensare con cui tutti noi ci rappresentiamo la realtà. L’unica soluzione, per non esserne vittime, è imparare a riconoscerli.
ABBATTITORI
Gli abbattitori sono congegni inseriti da gruppi criminali nelle slot machine/AWP allo scopo di interferire nel collegamento telematico tra l’apparecchio e la concessionaria. In questo modo viene modificato il flusso di dati e viene sottratta alla tassazione la maggior parte dei ricavi prodotti dall’uso degli apparecchi.
BANKROLL
Il bankroll nel gioco online rappresenta l’ammontare di denaro a disposizione del giocatore, sotto forma di gettoni, chips, o saldo del conto di gioco.
BOOKMAKER
Persona, società o ente autorizzato alla riscossione di scommesse.
BETTING EXCHANGE
Il betting exchange è una particolare tipologia di scommessa online, legale in Italia dal 2014, che non prevede più il classico binomio allibratore-scommettitore, dove il primo funge da banco e il secondo si occupa della puntata. Qui, infatti, un utente può decidere di svolgere il ruolo del banco, scegliendo un determinato evento sportivo e proponendo una propria quota per la scommessa. A questo punto, uno o più utenti possono fare la loro puntata e piazzare una somma di denaro su quella quota, “abbinando” la loro giocata al denaro di chi ha scommesso. Oppure viceversa.
DISTANZIOMETRO
Il divieto di apertura di sale da gioco e/o esercizi commerciali che ospitano slot machine entro una distanza (in genere circa 500 metri) da luoghi definiti sensibili, quali scuole, luoghi di culto, ospedali, centri ricreativi e sportivi. Luoghi frequentati soprattutto dai soggetti più a rischio, in primo luogo giovani e anziani. Regioni ed Enti locali, ossia i Comuni, legiferano in senso restrittivo – non proibizionista – allo scopo di tutelare la salute pubblica, secondo le prerogative che vengono loro riconosciute dalla Costituzione.
LIMITAZIONE DEGLI ORARI
Numerose Regioni ed Enti locali, ossia i Comuni, hanno approvato provvedimenti con cui sono disciplinati gli orari di apertura di sale da gioco e esercizi commerciali che ospitano slot machine, nonché gli orari di accensione delle attrezzature.
LUOGHI SENSIBILI
Sono definiti luoghi sensibili quelli frequentati soprattutto dai soggetti più a rischio di dipendenza da gioco, in primo luogo giovani e anziani: scuole, strutture sanitarie e ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi.
MATCH FIXING
Il match fixing è la manipolazione del risultato di un evento sportivo a fronte di un accordo di una parte o di tutti i giocatori in campo che ricevono in cambio denaro o altri vantaggi.
NUMERI RITARDATARI
I numeri ritardatati sono quei numeri che per parecchio tempo non vengono estratti al Lotto.
SPERANZA MATEMATICA
La speranza matematica in un gioco d’azzardo è la vincita o la perdita che, in media, il giocatore deve aspettarsi a priori, in base alle probabilità degli eventi legati all’esito del gioco. Un gioco si dice vantaggioso, equo o svantaggioso a secondo che la speranza matematica risulti maggiore, uguale o minore di zero. In particolare, un gioco si dice equo quando la speranza matematica di ciascun giocatore è nulla. La speranza matematica è uguale alla somma delle probabilità che esista un evento casuale, moltiplicata per il valore dell’evento casuale.
PHISING
Truffa informatica che spesso fa leva sulla fasulla promessa di vincita di denaro.
BANCKROLL
Il bankroll è una somma di denaro assegnata per le scommesse, più in generale è il budget disponibile da utilizzare nelle attività di gioco d’azzardo.
CTD
I Ctd sono i Centri trasmissione dati o i Centri elaborazione dati, ossia gli esercizi che raccolgono proposte di giocate per trasmetterle a bookmaker stabiliti in altri Paesi, i quali, a loro volta, si riservano il diritto di accettare la scommessa. Anche se sprovvisti di regolare concessione, obbligatoria per la vendita di giochi in Italia.
CONDIZIONAMENTO OPERANTE
Il condizionamento operante consiste nella messa in atto di un comportamento che, se rinforzato positivamente, si ripresenta con una maggiore eccitazione. Il gioco d’azzardo sfrutta questo meccanismo psicologico: basta qualche vincita saltuaria, anche di poco conto, a rinforzare il comportamento di gioco e a rendere più probabile che il giocatore torni a giocare. Il condizionamento operante può essere anche stimolato e amplificato dall’ambiente, in quanto determinati stimoli (visivi, uditivi, olfattivi) aumentano la probabilità della ripetizione del comportamento legato a quegli stimoli. Nella mente di chi è entrato nel loop del condizionamento operante avviene una ciclica e continua associazione di azione e ricompensa.
AUTOESCLUSIONE
Le sale slot e i casinò con licenza, ossia il comparto del gioco fisico legale, consente ad ogni giocatore di sospendere in autonomia ogni attività di gioco, avvalendosi dell’auto-esclusione. Grazie a questo tipo di funzione, il giocatore può dunque stabilire il periodo di sospensione dal gioco, silenziando anche le offerte e le pubblicità. È possibile auto-sospendersi per un tempo limitato di qualche mese, fino a un tempo illimitato. Si tratta di un’operazione che potrà essere modificata, se il cliente revoca l’auto-esclusione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, attraverso regolare richiesta.
LIMITI DI DEPOSITO O PERDITA
L’impostazione dei limiti sul deposito significa che il giocatore può selezionare il valore massimo di ricarica del denaro da trasferire sul conto di gioco. Esistono limiti giornalieri, settimanali o mensili, utili per avere il controllo su ogni scommessa. E nel caso in cui si voglia abbassare il valore del limite, la modifica è immediata; in caso contrario, ovvero aumentando l’importo, è necessario attendere almeno una settimana prima della modifica. Per quanto riguarda l’impostazione del limite di perdita, si tratta di permette al giocatore di non superare mai una soglia di debito. Una volta raggiunto il tetto massimo, infatti, il giocatore non può più scommettere. Tutto questo sempre nei luoghi di gioco fisico con licenza.
CARTA REVOLVING
La carta revolving è una carta di credito che consente di rateizzare il rimborso degli acquisti per più mesi, comportando il pagamento degli interessi sulla somma prestata, e che si può ottenere anche senza busta paga. La carta revolving si usa dunque come una prepagata che si richiede presso la propria banca, la quale ha il compito di attivarla. Una volta attivata, si può spendere l’intero importo. Generalmente il contratto di finanziamento prevede che, qualora il cliente non paghi un tot di rate, la finanziaria possa risolvere il contratto e chiedere il rimborso immediato di tutto l’importo ancora dovuto dal debitore. Si tratta sempre di prestito di denaro e di restituzione con interessi, ma in questo caso legale. In questo modo però si cela una spinta al prestito, inducendo implicitamente a perdere il controllo delle proprie risorse economiche.
FONDO DI SOLIDARIETA’
Chi ha subito danni, alla persona o alla propria impresa, a causa del racket o dell’usura può ricevere, a titolo di risarcimento, un contributo del Fondo di solidarietà. In ogni prefettura è presente un referente che può fornire informazioni e sostegno per presentare la richiesta dei benefici economici.
L’INPS, nella circolare n. 21 del 3 febbraio 2022, si occupa del Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura che prevede, in favore dei soggetti danneggiati da attività estorsive, l’elargizione di una somma di denaro a titolo di contributo al ristoro del danno patrimoniale subito. Il Fondo di Prevenzione Usura, si rivolge a soggetti a rischio usura, sovraindebitati con impossibilità di accedere al credito regolare. Il soggetto interessato può rivolgersi alle fondazioni/associazioni per la prevenzione usura presenti su tutto il territorio nazionale. Il Fondo mette a disposizione di confidi, fondazioni e associazioni dei contributi economici che questi soggetti, a loro volta, possono presentare a banche e società finanziarie che eroghino finanziamenti a società a rischio usura.
Che giocatore sei?
Se giochi d’azzardo, scopri che tipo di giocatore sei
(sociale, a basso rischio, a rischio moderato, problematico)
Se invece non giochi, proponi il test a chi sta dedicando tempo e soldi all’azzardo.