Gioco d'azzardo
Chi vince sempre?
I numeri dimostrano quanto il gioco d’azzardo impoverisca tutta la società, eppure c’è chi ci guadagna sempre. Sono: il Banco, le mafie e lo Stato.
Allo Stato per legge va sempre una parte delle vincite dei giocatori, mentre il Banco è programmato per vincere sempre sul lungo periodo. Per quanto riguarda gli incassi delle mafie, la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) fa delle stime: la criminalità organizzata in Italia ricava dal gioco meno di quello che guadagna il banco, ma più di quanto incassa lo Stato.
Sapevi che…
- Gli Italiani nel 2022 hanno speso in acquisti alimentari 160 miliardi di euro
- Nel 2023 lo Stato italiano ha speso per l’istruzione 52 miliardi di euro
- Sempre nel 2023 la manovra finanziaria del Governo è stata di 35 miliardi di euro, mentre la spesa complessiva per la Difesa è stata 27,7 miliardi di euro
Nel 2022 i soldi che abbiamo regalato al comparto del gioco d’azzardo (fisico e online) sono stati 136 miliardi di euro!
IL BANCO
Il Banco è costituito dai casinò, dalle agenzie di scommesse, dai tipster, dalle sale bingo, dalle sale slot… insomma da chi gestisce (legalmente) i giochi d’azzardo, online e offline.
Il Banco è progettato per avere un vantaggio statistico ed è perciò strutturato per vincere sempre sul lungo periodo. Questo significa che, anche se è possibile che un giocatore possa vincere una singola partita o una sessione di gioco, nel complesso il banco è destinato a vincere più soldi di quanto ne perda.
Succede così che chi gioca viene illuso con piccole vincite saltuarie che nella stragrande maggioranza dei casi vengono giocate ancora e ancora.
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LE MAFIE
L’azzardo è un settore che lascia ampio spazio di azione alle mafie che gestiscono attività di gioco d’azzardo illegale, ma che sono anche in grado di infiltrarsi nel comparto legale. Lo scopo delle organizzazioni criminali che si infiltrano nel settore dei giochi non è solo fare profitti, ma anche riciclare capitali illeciti, usando l’azzardo come grande lavatrice di denaro sporco.
Come fa la criminalità organizzata a guadagnare dal gioco d’azzardo?
- Con la tradizionale attività estorsiva ai danni delle società concessionarie, delle sale da gioco e degli esercizi commerciali (soprattutto bar e tabaccherie)
- Con l’imposizione di apparecchi negli esercizi pubblici da parte dei clan o l’alternativa di consentire l’installazione ad altri a fronte del pagamento di una somma mensile per ogni apparecchio
- Con la concessione di prestiti a tassi usurari nei confronti di giocatori affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico
- Con la gestione delle scommesse sportive e dei giochi online, attraverso i cosiddetti “centri di trasmissione dati” (CTD) su piattaforme collocate all’estero.
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LO STATO
Il gioco d’azzardo è vietato dal nostro Codice Penale, salvo deroghe decise dai governi che hanno il potere di inserire determinati giochi tra quelli autorizzati. Attualmente in Italia è assente una normativa organica sul gioco d’azzardo.
Per regolamentarlo vengono inserite di volta in volta alcune norme nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), nelle leggi statali, nei regolamenti delle amministrazioni come l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM, ossia l’agenzia che gestisce il monopolio dello Stato sui giochi a premi e che regolamenta i giochi d’azzardo online) nelle leggi regionali, nei regolamenti e nelle ordinanze comunali.
Questa situazione legislativa consente allo Stato italiano di guadagnare dal gioco d’azzardo, attraverso una serie di imposte e di tasse che riscuote dal comparto del gioco d’azzardo legalizzato, ossia dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dai concessionari, dai gestori, dai distributori e dagli esercenti.
Inoltre, lo Stato italiano ha il monopolio su alcuni giochi d’azzardo, come la Lotteria e il Superenalotto.
Questo significa che lo Stato è l’unico operatore autorizzato a offrire questi giochi e che riceve tutte le entrate generate.
Che giocatore sei?
Se giochi d’azzardo, scopri che tipo di giocatore sei
(sociale, a basso rischio, a rischio moderato, problematico)
Se invece non giochi, proponi il test a chi sta dedicando tempo e soldi all’azzardo.