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Giovani e azzardo
I giovani e i giovanissimi sono una delle fasce della popolazione più a rischio di cadere nella trappola del gioco d’azzardo con conseguenti perdite di denaro e rischi legati al la salute.
Quando parliamo di giovani, ci riferiamo anche ai più piccoli che frequentano le scuole elementari e che spesso vengono iniziati, quasi inconsapevolmente, al gambling: basta far parte di una famiglia di giocatori abituali, non necessariamente patologici, oppure accompagnare spesso il nonno o la nonna a comprare il gratta e vinci…
Quando poi si diventa preadolescenti e adolescenti, lo smartphone in tasca e la continua connessione online, oltre alla pratica frequente, se non quotidiana, del gaming, sono porte aperte al gioco d’azzardo come mostriamo qui.
Giovani a rischio… cosa significa
Chi può essere più facilmente vittima del gambling rispetto alla media è una persona che si definisce ‘a rischio’. I fattori di rischio sono diversi e spesso connessi tra loro e sono sia di natura personale, ma soprattutto ambientale, cioè riferibili al contesto in cui vive. Per quanto riguarda i giovani e i giovanissimi, esiste una serie di fattori di rischio che li rendono particolarmente fragili e dunque più esposti.
Il primo elemento in assoluto è il rapporto con i genitori. Quanto più manca una presenza educante e quanto più i ragazzi sono insoddisfatti del rapporto con la madre e/o con il padre, tanto più il rischio aumenta. Anche perché spesso si tratta di ragazzi che hanno libero accesso al denaro.
Inoltre spesso il gambling è associato ad altre dipendenze, in particolare all’uso di droghe e di alcol, oltre a comportamenti violenti e a problemi scolastici.
Giovani, fragilità e dipendenze comportamentali
I giovani soffrono di uno stato di fragilità diffusa che li mette a rischio di attuare comportamenti a rischio ad alto tasso di addiction, ossia di dipendenza. Questo lo rilevano le più autorevoli e recenti indagini scientifiche, nazionali e internazionali.
I rischi, ma anche le buone pratiche di prevenzione, sono condivisi da Adele Minutillo, ricercatrice psicologa e psicoterapeuta del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, esperta del rapporto tra i giovani e le dipendenze comportamentali. La dott.ssa Minutillo ha infatti partecipato alla realizzazione dell’importante ricerca Dipendenze comportamentali nella Generazione Z: uno studio di prevalenza nella popolazione scolastica (11-17 anni) del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.
I numeri della pandemia da azzardo fra i giovani
Quali sono i numeri della pandemia d’azzardo che colpisce giovani e giovanissimi, lo scopriamo grazie a Sabrina Molinaro, responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa, il più grande istituto biomedico di ricerca a indirizzo clinico del CNR, che ogni anno redige il rapporto ESPAD Italy (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs – Italy). Si tratta dell’importante ricerca sugli stili di vita e sui comportamenti a rischio legati all’uso di alcool, tabacco, cannabis, altre sostanze psicoattive e al rapporto con il gioco d’azzardo, i videogiochi e i social media tra gli studenti e le studentesse di età compresa fra i 15 e i 19 anni, frequentanti le scuole superiori italiane.
Nel 2023 la diffusione del gioco e del gioco problematico fra gli studenti minorenni ha raggiunto la diffusione più alta di sempre: il 53% degli studenti 15-19enni, pari a circa 1 milione e 300.000 ragazzi, ha giocato d’azzardo nel corso dell’anno e fra questi quasi 800.000 sono minorenni e sono 120.000 gli studenti con un profilo problematico di cui oltre la metà (63.000) minorenni.
«Il gioco d’azzardo problematico si associa anche una maggiore insoddisfazione relativa ai rapporti interpersonali (amicali e familiari), alla condizione economica-finanziaria della propria famiglia, alla propria salute e di se stessi; hanno infine una maggiore propensione al consumo di sostanze psicoattive e alla messa in atto di condotte antisociali anche contro le autorità, come furti e risse. Sulla base di questi dati, si evince l’importanza di monitorare e continuare a osservare il fenomeno nonché i fattori a esso collegati» spiega Sabrina Molinaro responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa, il più grande istituto biomedico di ricerca a indirizzo clinico del CNR.
«Nel 2023 hanno giocato d’azzardo 270.000 studenti d cui 150.000 sono minorenni e solo al 28% di loro è stato impedito di giocare in quanto minorenni, per esempio dai gestori dei bar o delle sale slot. I giocatori a rischio e quelli con un profilo problematico praticano in misura tripla il gioco d’azzardo online, rispetto ai giocatori non a rischio».
Crescita del gioco d’azzardo e profilo dei giocatori problematici
Il gioco d’azzardo più diffuso tra le ragazze minorenni è il Gratta&Vinci, mentre i ragazzi prediligono le scommesse calcistiche. I luoghi di gioco più frequenti sono l’abitazione propria o di amici, seguiti da bar, tabacchi e pub. Un dato preoccupante è che un quinto dei minorenni maschi gioca d’azzardo nelle sale scommesse.
Tra gli studenti con un profilo di gioco problematico, si osserva una maggiore propensione a investire somme elevate, a giocare con frequenza e a prediligere il gioco online. Inoltre, questi studenti hanno una ridotta percezione del rischio e una maggiore inclinazione alle false credenze sul gioco d’azzardo.
Il gioco d’azzardo problematico e le sue conseguenze
Il gioco d’azzardo problematico si associa a una serie di conseguenze negative, tra cui:
- Insoddisfazione nei rapporti interpersonali e familiari
- Difficoltà economiche
- Problemi di salute
- Abuso di sostanze psicoattive
- Comportamenti antisociali
Il gaming e il suo legame con il gioco d’azzardo
Il gaming, ancora più diffuso del gioco d’azzardo tra i giovanissimi, rappresenta un potenziale fattore di rischio per lo sviluppo di comportamenti di gioco d’azzardo problematico.
Oltre 1 milione di minorenni ha giocato ai videogiochi nel 2023, con una spesa media mensile superiore ai 50€ per un quarto dei giocatori. Tra i gamers minorenni, 280mila presentano un profilo di gioco a rischio, caratterizzato da un elevato tempo dedicato al gioco, coinvolgimento in episodi di violenza virtuale, consumo di energy drink e abuso di alcol.
Un possibile legame tra gaming e gioco d’azzardo è rappresentato dalle Loot Box, “scatole premio misteriose” che contengono contenuti digitali all’interno dei videogiochi e che possono essere acquistate con denaro reale.
Che giocatore sei?
Se giochi d’azzardo, scopri che tipo di giocatore sei
(sociale, a basso rischio, a rischio moderato, problematico)
Se invece non giochi, proponi il test a chi sta dedicando tempo e soldi all’azzardo.