

Il gioco d’azzardo in tutte le sue forme, legali e illegali, rappresenta un fenomeno imponente in Italia, tanto da poter parlare di azzardo di massa.
Il gioco per essere utile alla società e non un danno deve essere sano, relazionale, generativo, ossia tutto quello che l’azzardo, per sua stessa definizione, non è.
Si tratta dunque di una emergenza sociale che ha implicazioni e conseguenze macroscopiche e che investe fenomeni di: indebitamento e usura , violenza, dipendenza patologica e criminalità.

I dati raccontano di una realtà che riguarda tutti, tanto che per ogni giocatore indebitato e/o patologico sono almeno 8 le persone coinvolte nel cerchio caldo del suo disagio.


Per questo motivo noi di Avviso Pubblico e di Fondazione Adventum con il progetto Se questo è un gioco desideriamo raggiungere tutti i giocatori d’azzardo per accompagnarli nel percorso di presa di consapevolezza dei rischi legati al gioco e per rispondere a domande, esigenze e richieste di aiuto, smascherando tutti gli inganni dell’azzardo di massa.
Avviso Pubblico


Avviso Pubblico è l’associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli amministratori locali che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati. Attualmente conta più di 470 soci tra comuni, unioni di comuni, città metropolitane, province e regioni.
Avviso Pubblico è periodicamente audita da diverse commissioni parlamentari di inchiesta, tra cui quella sul fenomeno delle mafie e quella sul ciclo illecito dei rifiuti. La sua mission è operare per un mondo senza mafie e corruzione. Contattaci
Fondazione Adventum

Fondazione Adventum è stata costituita nel 1995 dall’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno per rispondere alle situazioni di sovraindebitamento connesse al rischio usura. Per questo motivo Adventum collabora con le istituzioni e il mondo associazionistico, promuovendo la cultura della legalità, affiancando le persone e le famiglie a superare difficoltà finanziarie esaminando le reali condizioni e le relative prospettive di soluzione per riequilibrare il bilancio familiare e favorire un uso responsabile del denaro. Contattaci
Scopri i Centri per la cura del disturbo da gioco d’azzardo in Italia
Un gioco che fa male alla salute
Il DSM V, ovvero l’ultima edizione del Manuale Diagnostico Statistico dell’Associazione Psichiatrica Americana (APA), strumento di riferimento internazionale per la definizione dei criteri diagnostici, inserisce il “gambling disorder”, ossia il disturbo da gioco d’azzardo, nel capitolo più ampio dei disturbi correlati all’uso di sostanze o altre forme di dipendenza, collocandolo nella sottocategoria di “dipendenza sine substantia”, non correlata cioè all’uso e abuso di determinate sostanze, legali o illegali. Tali aspetti di ordine sanitario sono stati considerati anche nel recente testo del DPCM sui LEA, che all’ Art. 28 “Assistenza sociosanitaria alle persone con dipendenze patologiche” precisa:


Cosa dice la legge
La legge italiana, formalmente, vieta il gioco d’azzardo negli articoli dal 718 al 723 del Codice Penale. Non esiste una legge quadro che regolamenti il mercato dell’azzardo in Italia. Il riferimento è infatti il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che distingue i giochi vietati da quelli consentiti. Per i secondi occorre che lo Stato rilasci appositi autorizzazione o concessione.
Neanche a livello comunitario esiste ad oggi una normativa specifica sul gioco d’azzardo. Il Parlamento europeo ha però approvato nel 2013 una risoluzione nella quale si afferma la legittimità degli interventi degli Stati membri a protezione dei giocatori. È necessario contrastare i possibili effetti negativi per la salute e a livello sociale, anche attraverso campagne di monitoraggio del fenomeno e di sensibilizzazione dei cittadini, oltre a svolgere un’azione di lotta alla criminalità.

Nel 2014 la Commissione Europea è di nuovo intervenuta sul tema con una raccomandazione sul gioco d’azzardo on line, con cui ha stabilito i principi che gli Stati membri sono invitati a osservare al fine di tutelare i consumatori, con particolare attenzione ai minori e ai soggetti più deboli. Si sottolinea la necessità di fornire informazioni ai giocatori circa i rischi cui vanno incontro, di realizzare una pubblicità responsabile, di vietare ai minori l’accesso al gioco d’azzardo on line, di creare un conto di gioco per determinare l’identità e, soprattutto, l’età del consumatore, con fissazione di un limite di spesa e messaggi periodici su vincite e perdite realizzate; e, ancora, di prevedere linee telefoniche per fornire assistenza ai giocatori, un’attività formativa anche per i dipendenti delle case da gioco e campagne di informazione sui rischi legati al gioco d’azzardo.

